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Dieta in menopausa: dimagrisci con gli ormoni

Last Updated on 19 Settembre 2019 by Eleonora Bolsi

I nostri ormoni sono importanti sia a venti che a trenta che a quarant’anni o sessantanni.

Dovremmo seguire un’alimentazione che tenga conto anche dell’effetto che il cibo ha sugli ormoni, e non semplicemente credere che mangiare tantissime verdure e frutta, ridurre le proteine o i grassi o i carboidrati e fare aerobica tutto il giorno ci aiuteranno ad avere un corpo da urlo.
Al contrario.
Spesso, invece, proprio quella che noi crediamo essere la retta via per perdere peso, ci causa un metabolismo lento e problemi a non finire, primi fra tutti lo stress.

Lo stress influenza estrogeno e progesterone nella donna, ovvero aumenta l’estrogeno e fa diminuire il progesterone.

Già verso i 30-4o anni, molte donne tendono ad accumulare peso. E secondo la dottoressa Apovian, questo problema è causato da un eccesso di estrogeno (prevalenza estrogenica).  Situazione che poi si ribalta con la menopausa.
Spesso proprio a tavola ci diamo la zappa sui piedi.
A trenta, quarant’anni, abbondiamo di prodotti della soia, semi, oli vegetali, legumi, frutta e verdura. Tutte queste cose innalzano in modo innaturale i nostri livelli di estrogeno se siamo donne, e sia nelle donne che negli uomini riducono i livelli di testosterone.
Il risultato? Cellulite, ritenzione idrica, tendenza ad accumulare massa grassa, tendenza a sviluppare poca massa magra anche in relazione all’attività sportiva.

CONTROLLARE GLI ORMONI NELLA DONNA FERTILE

  • Per la donna fertile, è quindi necessario evitare lo scompenso di estrogeni, abbastanza comune.
    Dormendo di più, evitando lo stress, facendo una dieta bilanciata e il più possibile naturale, senza esagerazioni e limitando l’alcol.
    Sì a prodotti integrali, ma soprattutto a frutta e verdura di stagione, pesce e carni di allevamenti locali e alimentati con erba o cereali (meglio erba), predilezione per l’olio extravergine di oliva.
    Un dolce non fa male, ma nella vita di tutti i giorni è meglio usare pochi zuccheri raffinati, cucinarsi da sé il più possibile e scegliere il miele.
  • Altro consiglio è ridurre il latte vaccino per quello di capra, evitare di esagerare con le parti muscolari degli animali, ma prediligere tagli meno pregiati, evitare di esagerare con i legumi e soprattutto con i prodotti derivati dalla soia, la frutta secca e i semi oleosi, limitare il consumo di birra.
  • Altro piccolo ma utile suggerimento è di evitare di comprare prodotti alimentari conservati nella plastica, per la contaminazione con il bisfenolo-A, e assumere un probiotico di mattina.
  • Sì al cavolo e altre crucifere, cipolle, rape: l’importante è che siano cotte!

(Segue a pagina 3)