Last Updated on 29 Ottobre 2020 by Eleonora Bolsi
Per le persone affette da asma e altre problematiche di tipo polmonare non esiste una dieta specifica. Tuttavia, quando in alcuni casi si mangiano determinati alimenti, si può anche riscontrare un peggioramento dell’asma: per esempio alimenti che contengono sostanze irritanti. Questo è particolarmente vero per l’asma allergica e la rinite allergica.
Secondo l’ALA, l’associazione americana per la salute dei polmoni, esistono per esempio alimenti e bevande specifiche che chi soffre di asma o di problemi ai polmoni dovrebbe evitare, dopo avere attuato come prima cosa altri cambiamenti nello stile di vita. Come per esempio smettere di fumare ed evitare la permanenza in locali poco areati, facendo attenzione anche ai luoghi come la casa e l’ufficio.
Vediamo quindi in questo articolo quali sono le correlazioni tra dieta e asma e quali sono in particolare i cibi da evitare.
DIETA E ASMA: QUALI SONO GLI ALIMENTI DA EVITARE
In caso di asma, gli alimenti da evitare appartengono a queste categoria.
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Cibi che contengono solfiti.
I solfiti sono una classe di additivi, tra cui troviamo l’anidride solforosa, il solfito di sodio o il bisolfito di sodio che si possono trovare negli alimenti conservati e in scatola, nei vini, nei succhi, nei sottaceti, eccetera. In genere in questi alimenti troviamo nell’etichetta l’indicazione: può contenere solfiti (o tracce di solfiti).
I solfiti per esempio sono utilizzati nei vini per prevenirne l’inacidimento. Esistono ovviamente vini con bassissime tracce di anidride solforosa, come per esempio i vini biodinamici o i vini da terroir. Il vino bianco soprattutto secondo uno studio aumenterebbe gli episodi di asma in chi ne soffre. -
Alimenti che contengono salicilati.
Per i salicilati si intendono principalmente quei farmaci a base di acido salicilico (per esempio l’aspirina). Tuttavia i salicilati si trovano anche in natura, sotto forma di antinutrienti che troviamo in frutta e verdura o altri cibi di origine vegetale. Queste sostanze procedono per accumulo, e sono collegate a una serie di sintomi, dai disordini della pelle a quelli intestinali fino ai sintomi respiratori.
Sono stati fatti per esempio degli studi che collegano l’acido salicilico a una esacerbazione dei disturbi respiratori come la sinusite o dell’asma. Chi soffre di asma può per esempio provare a limitare mele, frutti di bosco, arance, ananas, susine e uva o pesche. Ok invece le mele golden, le banane, le pere. I salicitati sono presenti anche in pomodori cotti, patate dolci, cetrioli, zucchine e broccoli, peperoncino secco, semi oleaginosi come il sesamo e le castagne. Si trovano anche nelle spezie piccanti in generale, nel tè e nel caffè. Ma pure l’olio ne contiene molto, mentre il ghee e del burro di qualità ne contengono in dosi minime. -
Fast food.
Chi consuma fast food, cibo da rosticceria, cibo cinese e simili, ha tre volte un rischio maggiore di sintomi più gravi di asma e malattie respiratorie, sebbene non sia stata trovata un’unica causa, ma è probabile che gli alimenti citati contengano una serie di sostanze o di additivi che aggravano i sintomi.
DIETA E ASMA: QUALI SONO GLI ALIMENTI DA PREFERIRE
Alimenti ricchi di vitamina D, come formaggi, funghi, frattaglie di carne e soprattutto fegato, pesce azzurro, crostacei, tuorlo d’uovo, sono di sostegno per tutti coloro che soffrono di asma e sono spesso soggetti a contrarre influenze e malattie stagionali.
Anche il selenio, per esempio contenuto nel pesce, in alcuni semi come le noci, nelle patate al selenio, nel pollame e nel cereali integrali, è utile per stimolare le difese immunitarie nelle sindromi respiratorie.
Da premiare poi gli alimenti ricchi di vitamina C e vitamina E, le vitamine “scavenger” ad azione antiossidante. Troviamo la vitamina C in limone, agrumi in generale, melograno, peperoni, prezzemolo, kiwi. La vitamina E nelle mandorle, nelle patate, nel burro, nei pesci più grassi, nei cereali da colazione, nell’uovo (tuorlo), nel germe dei cereali (di avena, di grano) e nei prodotti integrali.
Scopri di più sulla immunonutrizione in questo articolo.