Last Updated on 5 Agosto 2022 by Eleonora Bolsi
Si chiama Metodo Abura, ed è una dieta dimagrante veloce che nasce in Francia, attraverso un programma a pagamento. Successivamente, partendo dal successo del Metodo, molte persone ne hanno adottato i principi, riuscendo a perdere comunque peso. La dieta Abura è diventata famosa a partire dalla testimonianza della comica francese Inès Eg, che ha confessato alla stampa di essere dimagrita sedici chili in tre mesi così, come altre celebrità dello star system francese.
Da lì, molti giornali francesi hanno cercato di capire cosa si nascondesse dietro il Metodo Abura.
Cosa è il metodo Abura per perdere peso.
La dieta Abura combina due strategie per perdere peso.
Il digiuno intermittente e la dieta chetogenica.
Il programma a pagamento mira a un percorso personalizzato, offrendo pacchetti dimagranti che variano da due settimane a mesi, a seconda di quanto si voglia perdere.
Con la dieta Abura si garantisce una perdita di peso che va da un chilo a settimana minimo a due chili e mezzo massimo. Qui ne offriremo una spiegazione sintetica.
Come funziona il metodo Abura, la nuova dieta dimagrante veloce.
La dieta Abura non permette di assumere alimenti dalle otto della sera fino al mezzogiorno del giorno dopo. Si può invece mangiare da mezzogiorno alle otto di sera dello stesso giorno. Dunque la prima strategia alla base del metodo è un digiuno intermittente noto come 16/8 o dieta delle otto ore. Nella fase in cui ci si astiene dal cibo si possono consumare solo bevande a zero calorie: tisane, acqua, tè, caffè, bibite, e anche del brodo filtrato da verdure, di carne o pesce. Alimenti solidi o liquidi con calorie (latte o altro) sono esclusi.
Alimenti permessi e alimenti vietati.
Nella fase in cui si può mangiare sono invece esclusi i carboidrati. Dunque no a pasta, pane, riso, patate, mais prodotti da forno, marmellata, miele, zucchero, latte e latticini, frutta e vegetali come patate, carote, zucca, cipolle, carciofi, pomodori, legumi, latte vegetale in generale.
Si possono mangiare: formaggi grassi e/o stagionati, alimenti vegani in sostituzione di carne e pesce che nell’etichetta abbiano zero carboidrati, carne, pesce, affettati, avocado, olive, semi di chia, latte di mandorla senza zucchero e latte di cocco senza zucchero, cioccolato senza zuccheri aggiunti, verdure in foglia verde come insalate, spinaci, rucola, cicoria, bietola, uova, crostacei e molluschi. Sì anche a zucchine, funghi o a formaggi come il mascarpone.
Si possono inoltre mangiare oli, burro, salse come pesto e maionese, ma non ketchup, dato che contiene zuccheri. Si consiglia di evitare comunque l’alcol.
I dolcificanti a zero calorie sono tutti ammessi.
Nella finestra di tempo in cui si può mangiare, è importante prediligere i grassi sulle proteine, fare due pasti completi (pranzo e cena molto presto, dato che per le otto di sera dovete finire di mangiare) e due piccoli spuntini.
Dieta abura: menu di esempio
Un menu di esempio di questa nuova dieta dimagrante veloce potrebbe essere il seguente.
Colazione: no tranne bevande a zero calorie.
Spuntino no.
Pranzo (da mezzogiorno in poi)
Una porzione di carne o pesce a scelta con insalata condita con olio o maionese. Cicoria ripassata in olio.
Cioccolato fondente senza zucchero. Prediligere i pesci grassi (salmone, per es., o sgombro) o i tagli più grassi di carne cercando di favorire il pesce sulla carne. In alternativa due uova.
Merenda: latte di mandorla o cocco senza zucchero + un dolce chetogenico (qualche esempio qui) o in alternativa del cioccolato fondente o del cocco fresco.
Seconda merenda: quattro pistacchi e mezzo avocado.
Cena: formaggi stagionati o grassi (come fontina, asiago, brie), verdure consentite ripassate in olio e peperoncino, shirataki (spaghetti di konjac, sempre consentiti) al pesto.
Il regime Abura va seguito per almeno due settimane.
Poi cosa succede? Ecco alcuni consigli.
Dieta abura: consigli di mantenimento
Per mantenersi si continua con il digiuno intermittente per 5 volte a settimana.
Si può scegliere di mangiare normalmente due giorni consecutivi a settimana e continuare con la cheto dal lunedì al venerdì.
In alternativa, si inizia a reintrodurre i cibi con carboidrati poco per volta, e al tempo stesso si riducono un po’ i grassi. Si inizia dagli alimenti che hanno meno carboidrati ovvero i vegetali.
Dopo una settimana, si introduce un frutto piccolo a uno dei due pasti. Dopo un’altra settimana due frutti. Di settimana in settimana si aggiungono 20 grammi di alimenti con carboidrati complessi, come riso o cereali.
Chiaramente, questa è la via più lunga per uscire dalla chetogenica, ma anche la più sicura per non riprendere i chili persi. I programmi a pagamento per queste diete particolari sono sempre consigliati proprio perché, tramite i pasti pronti, permettono di non sbagliare. Ma soprattutto prima di iniziare una dieta dobbiamo sempre chiedere al nostro medico.