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Alimentazione corretta, diete e forma fisica: intervista ad Andrea Biasci di Project Invictus

Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi

Alimentazione corretta, diete e forma fisica: intervista ad Andrea Biasci di Project Invictus
1) Come presenteresti Project Invictus a una persona che non lo conosce? E quali sono i punti di forza di questo progetto?

Ci presentiamo come il sito di chi si allena con la testa, con il cuore e con il fegato. Siamo un portale di professionisti appassionati, che si confrontano per una crescita collettiva, che non sia mirata a vendere un nuovo metodo o una nuova dieta.

2) Nel vostro primo libro, Project Nutrition, vengono bocciate diete come la alcalina o la dieta del gruppo sanguigno, e ridiscusse altre come
la dieta paleo o la Zona. Inoltre molti miti alimentari vengono sfatati: dai latticini che causano l’osteoporosi ai cereali che sono moderni rispetto all’uomo alla colazione come pasto più importante della giornata. Ma insomma, uno per dimagrire che cappero deve fare?
Mangiare meno. Il problema è che è tutto estremamente semplice, ma visto che non ci piace la risposta che otteniamo, facciamo qualcosa che nell’uomo è molto comune, ovvero complicare il semplice e semplificare il complesso.
Così il focus si sposta sui dettagli e si perde di vista l’essenziale, ovvero che tutte le diete funzionano e tutte le diete falliscono. Di solito quello che differisce tra una e l’altra è quanto una persona crede nella dieta e questo le permette di seguirla per più tempo ed ottenere così più risultati. Siamo molto aperti verso tutte le diete, tranne quelle che sono stroncate dalla ricerca scientifica ed hanno successo solo a livello commerciale.
3) Ho il metabolismo fermo. Non voglio dire che sono morta, ma che è tanto lento. Cosa mi consiglieresti di fare, a parte leggere Project Nutrition?
Attività fisica senza esagerare ma cercando di farla in modo intenso, prenderti 3-5 mesi in cui non cerchi più di dimagrire ma li investi per far ripartire il metabolismo, solo quando sarà ripartito potremo iniziare a metterci a “dieta”.

(SEGUE A PAGINA TRE)