Last Updated on 11 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Alison Vickery è una nutrizionista specializzata nel risolvere i casi di problemi digestivi, disbiosi, sidrome del colon irritabile e in protocolli specifici per la salute intestinale. In questo articolo vediamo uno dei suoi celebri programmi, la dieta ipoistaminica, ovvero una dieta specifica per chi è intollerante all’istamina.
DIETA IPOISTAMINICA: CHE COS’È E A CHI È ADATTA
Quella dell’istamina è considerata un’intolleranza alimentare/enzimatica.
Le persone che ne soffrono non riescono a degradare i cibi che rilasciano istamina, che è un mediatore indispensabile in molti processi allergici, e viene sia prodotta naturalmente dal nostro corpo che tramite la dieta.
E’ difficile diagnosticare una allergia all’istamina senza esami specifici, e in genere si arriva a questa diagnosi dopo avere escluso altre intolleranze, come quella al lattosio o al glutine.
I sintomi dell’intolleranza all’istamina sono molteplici e non solo di natura intestinale.
Nelle donne, questa intolleranza può causare squilibri ormonali, soprattutto per il ciclo, e problemi di pelle, con arrossamenti, prurito ed eczema. Ma anche emicranie, raffreddori, naso che cola, sindrome orale allergica.
Tra i disturbi intestinali, coliche, gonfiore, dolori addominali, nausea e vomito.
Una dieta ipoistaminica dovrebbe essere seguita per 2-4 settimane almeno.
Si tratta di una dieta che esclude alcune categorie di cibi, e alcuni cibi lavorati o conservati in determinate maniere.
LA DIETA IPOISTAMINICA DELLA DOTTORESSA VICKERY
La dottoressa Vickery consiglia la sua dieta ipoistaminica per 4 settimane.
Per 4 settimane si mangiano solo gli alimenti a basso grado di istamina (fase 1), dopodiché si reintegrano quelli che causano una lieve produzione di istamina (fase 2), mentre gli altri alimenti sono vietati o vanno consumati molto occasionalmente e in minime quantità.
Gli alimenti vanno consumati freschi, nella loro forma naturale.
Tutti gli alimenti in barattolo, conservati, disidratati, in scatola o in preparazioni che vedono l’aggiunta di additivi vanno eliminati.
La cottura può essere: saltati in padella, bolliti, al vapore, al forno, in umido, ma i cibi non vanno cotti troppo, e mai tostati, fritti o bruciacchiati.
Vediamo la dieta a pagina due.
(SEGUE A PAGINA DUE)