Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Il rischio di Alzheimer potrebbe essere ridotto a tavola secondo quanto afferma un gruppo di ricercatori dell’Università della California. Basterebbe mangiare due porzioni di uva al giorno.
E quando non è possibile perché non è di stagione, bere un succo di uva come questo nelle dosi di 200 ml giornaliere: Succo Uva Nera Bio 1 Lt.
L’uva, perché non incida sulla glicemia, può essere consumata in associazione a un pasto proteico: per esempio dopo cena, se mangiamo carne o pesce o uova o formaggi.
O come snack, nelle porzioni di 100 grammi o 100 ml di succo, in associazione a uno yogurt bianco magro non zuccherato.
Ma perché l’uva ridurrebbe il rischio di Alzheimer?
L’uva aiuterebbe a preservare e migliorare il metabolismo di alcune aree del cervello.
Dopo sei mesi di cura dell’uva, infatti, i ricercatori hanno fatto una scansione PET a un gruppo di pazienti affetti da demenza senile e Alzheimer di leggera/media entità, riscontrando notevoli miglioramenti.
La ragione secondo i ricercatori potrebbe essere nei polifenoli dell’uva, che ridurrebbero il rischio di Alzheimer riducendo anche lo stress ossidativo della corteccia cerebrale. E delle loro proprietà antinfiammatorie.
Unico neo: lo studio è stato commissionato dalla California Table Grape Commission, in pratica un consorzio californiano dell’uva.
Tuttavia gli studi sulle sostanze antiossidanti contenute in frutta e verdura fresche sono molteplici, dunque non è il caso di gridare allo scandalo.
Già numerosi studi hanno collegato l’azione del resveratrolo, una sostanza antiossidante contenuta nel vino rosso e nell’uva, a una riduzione del rischio di Alzheimer nonché di altre malattie collegate alla demenza senile e al declino motorio/cognitivo.
Gli integratori a base di resveratrolo tuttavia non si sono dimostrati altrettanto efficaci quanto il cibo che lo contiene in modo naturale.
Il resveratrolo è collegato a un miglioramento dei sintomi sia su animali (fonte) che su umani (fonte).
Per saperne di più, vi invito a leggere i risultati degli studi sul resveratrolo discussi negli ultimi congressi internazionali sull’Alzheimer: qui.
Il resveratrolo è contenuto nella buccia dell’uva rossa, nel vino, nei mirtilli, nelle arachidi e nel cioccolato fondente.
Dunque, se l’uva non ci piace, possiamo bere succo di mirtilli rossi o neri, consumare più cacao amaro e cioccolato fondente.
Il vino ne contiene poco, ma un bicchierino al giorno di vino rosso ha molteplici effetti anche sullo stress.