Last Updated on 10 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi
Si chiama The Half Day Diet, ovvero la Dieta di Mezza Giornata: si tratta di un metodo messo a punto dal coach nutrizionale e personal trainer Nate Miyaki, che si basa sugli studi del 2011 del dottor Sofer sui cambiamenti di peso e ormonali che si ottengono mangiando carboidrati a cena.
Miyaki afferma che si possa fare una dieta low-carb per circa metà giornata, mangiando proteine a colazione e a pranzo (carne + verdure, pesce + verdure, omelette, formaggio magro: niente carboidrati a parte quelli delle verdure) fino al momento della cena, dove invece si possono mangiare liberamente i carboidrati. Insomma, Miyaki afferma che il “nutrient timing” ovvero il mangiare specifici macronutrienti in determinati momenti della giornata (proteine nella prima metà, carboidrati nella seconda) sia una strategia vincente per perdere peso.
Ma cosa dicono esattamente gli studi del dottor Sofer? Dal 2011 al 2015 circa, il dottor Sigal Sofer della Hebrew University of Jerusalem ha pubblicato una serie di studi che verteva sul consumare carboidrati a cena, in un regime comunque ipocalorico. Alcuni di questi studi sono spesso citati in Italia dalla dottoressa Sara Farnetti, che appunto consiglia di mangiare carboidrati a cena per ridurre il cortisolo e favorire il riposo notturno.
Tuttavia, gli studi del dottor Sofer non si sono solo soffermati su questo punto.
Innanzitutto Sofer parla di “benefici aggiunti” se oltre alla restrizione calorica adottassimo la strategia di mangiare nelle ore serali la maggior parte dei carboidrati. Questi benefici sarebbero: una maggiore riduzione di massa grassa e di grasso viscerale. Un miglioramento della sensibilità insulinica e del colesterolo. Una diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari. Una regolazione degli ormoni della fame (maggiore la leptina di sera e minore la grelina) (fonte, fonte, fonte)
In effetti, il nutrient timing si è rivelato efficace (sempre in contesto ipocalorico) per avere maggiori risultati di dimagrimento anche in altri contesti, per esempio con le varie forme di digiuno intermittente. (SEGUE A PAGINA DUE)