Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Di indumenti dimagranti che spingono il corpo a sudare, svolgendo un’azione bruciagrassi, ne ho già parlato in questo articolo. Oggi vediamo il caso del famoso Redu Shaper, un nuovo prodotto, simile a una canotta elastica, che con il suo particolare tessuto (realizzato secondo una tecnologia chiamata “neopower” che sa tanto di marketing) comprime leggermente il corpo all’altezza dell’addome e del bacino, e favorisce la perdita di liquidi facendovi sudare come maialini pressati in un container dentro un rifugio antiatomico ad agosto.
Eredi del famoso Spandex, tutti questi indumenti promettono le stesse cose: il calore generato dal tessuto dovrebbe bruciare i grassi, permettendovi di dimagrire tramite un’azione termogenica.
La prima domanda da porsi è: ma sudare fa dimagrire?
La risposta a questa domanda è no. La massa grassa contiene infatti pochissima acqua, a differenza di quella magra.
L’adipocita è una cellula con una bassa concentrazione di acqua, dunque una qualsiasi azione termogenica può spingere il corpo a liberarsi semmai del liquido interstiziale, quello tra sangue e cellule (fonte).
In pratica, il calore può al massimo spingere il corpo a liberarsi di un po’ di acqua tra le cellule.
La seconda domanda è: i grassi si bruciano grazie al calore?
Anche qui no, i grassi non si sciolgono con il calore, a meno che per grassi non intendiate la fettina di bacon in padella. Se parliamo della nostra ciccia no. Il calore semplicemente ci priva di liquidi, che il corpo tenderà a reintegrare nel momento in cui smetteremo di usare la guaina o l’indumento. L’idea che si sfrutta è che i grassi si possano bruciare, puff, sparendo. Ma sappiamo che nulla si crea e nulla di distrugge. Come dovrebbe avvenire la dissoluzione dei grassi? Poiché l’adipocita non si distrugge, si dovrebbe svuotare, in modo da determinare il dimagrimento. Questo accade solo nel momento in cui il corpo lo utilizza per produrre energia, attingendo quindi dai grassi per produrre calore. Specificamente, in condizioni di temperatura corporea da ripristinare, è il grasso bruno ad attivare questa termogenesi, spingendo il corpo a bruciare calorie, quindi alzando il metabolismo.
L’azione di pantaloncini e indumenti snellenti tuttavia non spinge la conversione dei normali adipociti da bianchi a beige a scuri, né sembra attivare il grasso bruno. Ci sarà senza dubbio un dispendio calorico, ma marginale rispetto a dieta ed esercizio.
Dunque finché usiamo il Redu Shaper o qualsiasi altro indumento, ci sentiremo più compressi e ci vedremo più snelli semplicemente perché abbiamo perso molti liquidi e perché questi tessuti hanno un’azione comprimente; una volta che smettiamo di usarli, il corpo torna nelle condizioni di partenza. E in questo lasso di tempo, la nostra variazione di massa grassa è nulla, motivo per cui molti utenti hanno confermato la scarsa efficacia del Redu Shaper.