Last Updated on 23 Agosto 2018 by Eleonora Bolsi
Abbiamo più o meno tutti un’idea di cosa voglia dire supercibo, almeno secondo il luogo comune: è un supercibo un cibo che ha particolari caratteristiche nutritive, per esempio la quinoa è considerata un supercibo perché ha un alto contenuto proteico, i semi di lino o chia per il loro contenuto di omega3, le bacche di acai hanno i cosiddetti antiociani o antocianie, un particolare tipo di flavonoidi che sembra proteggerci da molte malattie. Si potrebbe argomentare, secondo me a ragione, del fatto che ogni cibo che la natura ci offre ha interessanti caratteristiche e proprietà tradizionali, e che non esiste una pole position di cibi in una dieta corretta.
Perché l’avocado sarebbe un supercibo e il pomodoro no?
Io stessa in fondo sono “colpevole” per aver spesso parlato di supercibi, riprendendo le entusiastiche teorie di un nutrizionista o di un altro, che sui supercibi hanno fondato un po’ le loro diete (per esempio La dieta Le Bootcamp della Orsoni).
Ma andiamo avanti: è bene che le persone sappiano che esistono dei cibi particolarmente nutrienti per loro? Secondo me sì. Io per esempio amo il cocco e mangio poca frutta secca. Se una persona è carente in potassio, le farà piacere sapere che persino la tanto vituperata banana se ben matura è perfetta per iniziare la giornata. E che effettivamente le crucifere, se cotte, svolgono un’azione protettiva nei confronti di varie neoplasie (ma questo non vuol dire che le curano), dunque sono supercibi.
Quindi, bene parlare di supercibi, ma come sempre male parlarne come un mantra. Riempire il carrello di avocado o semi di chia ci permetterà di essere in forma e più in salute rispetto a riempirlo di frutta e verdura di stagione?
Ecco. Magari no. In questo articolo vediamo ben 12 supercibi di cui sarebbe meglio non esagerare con il consumo. Il motivo?
A mangiarne troppo ingrassate, punto.
12 SUPERCIBI CHE TI FANNO INGRASSARE TROPPO (SE ESAGERI)
1) Avocado: ottima risorsa di fibre, grassi buoni e potassio. E vogliamo parlare di quanto è buono il guacamole? Ma è un vegetale, un frutto anzi, abbastanza calorico. Non mangiamone uno al giorno.
2) Noci e nocciole: girano in rete delle tabelle nutrizionali selettive che fanno apparire noci e nocciole come fonti preferenziali di alcune vitamine, tra cui la cosiddetta vitamina H. La cosa non ha senso, perché la biotina si trova innanzitutto nei prodotti di origine animale, come carne, pesce, formaggi e uova, e poi in alcuni vegetali. Simili tabelle spingono il consumatore ignaro a farsi una bella scorta di noci e nocciole, aumentando senza saperlo il suo contenuto di grassi acidi omega6, che sono infiammatori, obesogeni e rallentano il metabolismo: se già facciamo una dieta con cibi integrali, legumi, e olii vegetali, il consumo di noci e semi oleosi va ridotto (unica eccezione le noci macadamia). Sono anche calorici. Non ha senso mangiarne 30 0 40 gr al giorno e infarcire ogni spuntino di noci, semi vari, mandorle e nocciole (segue a pagina due).