Last Updated on 3 Giugno 2020 by Eleonora Bolsi
Abbiamo la conferma che il dimagrimento dipende anche dalla nostra flora batterica intestinale.
Avere alcuni batteri intestinali favorisce il dimagrimento.
Al contrario non avere quei ceppi batterici o averne pochi invece rende difficile perdere peso anche se si segue una dieta dimagrante.
A confermare l’importanza della flora batterica intestinale nel dimagrimento è uno studio presentato in anteprima all’evento Nutrition Live Online 2020, un convegno virtuale creato dalla Associazione Americana per la Nutrizione.
ALCUNI BATTERI INTESTINALI FAVORISCONO IL DIMAGRIMENTO, ALTRI LO OSTACOLANO
Tra i tanti studi presentati in anteprima, mi ha colpito questo dei ricercatori del Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, che hanno studiato gli effetti della stessa dieta su un campione di persone. I ricercatori hanno notato grosse differenze nei risultati di perdita di peso raggiunti dai partecipanti. Dopo sei mesi di dieta infatti, solo il 12% di un campione di 36 soggetti sovrappeso o obesi ha perso oltre il 5% del suo peso corporeo, che era il requisito richiesto per capire se la dieta era stata efficace o meno. Una buona parte dei soggetti ha perso solo un paio di chili, alcuni non hanno proprio perso peso.
Come si spiega questa differenza?
Secondo i ricercatori, chi ha perso peso aveva dei batteri intestinali diversi o in concentrazione maggiore rispetto a chi invece ha seguito la dieta senza perdere un etto. Ma quali?
I BATTERI CHE FAVORISCONO IL DIMAGRIMENTO
I batteri intestinali che favoriscono la perdita di peso sono in sostanza quelli che producono più acido butirrico e acido succinico a livello dell’intestino.
Avevo già parlato dell’importanza di acido butirrico per avere un metabolismo sano. Oggi si scopre che la produzione di questi due acidi grassi è essenziale a favorire la perdita di peso. C’è un ma. E ovvero che non tutte le persone hanno questi batteri o li hanno nella giusta concentrazione.
L’introduzione di alimenti che ne contengono in piccole quantità o l’integrazione possono essere delle strade utili.
L’acido butirrico si trova nel burro, nei formaggi stagionati come il Parmigiano Reggiano, nei latticini non scremati e nel latte intero bovino, nei formaggi erborinati. Si è visto anche che la fecola di patate aumenta la produzione intestinale di acido butirrico. L’acido succinico si trova nei broccoli, nel rabarbaro, nelle barbabietole, nella carne e nei formaggi.
La dieta mediterranea MD potrebbe essere la soluzione nelle persone che con una normale dieta non perdono peso, perché è più ricca di latticini e formaggi. Altrimenti esistono degli integratori in commercio.
Per esempio gli integratori di Gaba (acido gamma-ammino butirrico) o con sodio butirrato.