questa donna dimostra che si puo dimagrire senza dieta

Questa donna dimostra che si può dimagrire senza dieta

La trasformazione di questa donna di 36 anni, avvenuta dopo due anni di allenamento, dimostra che non è vero che nel dimagrimento il 70 o 80 per cento lo fa la dieta e solo il resto la palestra, né che “gli addominali si fanno in cucina”. Nikki Rees, infatti, in questi due anni che la separano da un prima a un dopo, ha trasformato il suo corpo pur amando la buona tavola, il bicchiere di prosecco, la pizza e i dolci e pur continuando a finire i resti dei piatti dei figli.
Come ha fatto a dimagrire senza dieta? 
Semplicemente si è fatta il mazzo (scusate) nell’allenamento per due anni, ha mangiato meglio di prima, ma senza contare le calorie né i macronutrienti: ha inserito solo più frutta e verdura ma ha continuato a bere l’occasionare bicchiere di vino, a mangiare regolarmente torta e patatine fritte, a viversi la sua routine in palestra senza fissazioni. Sì allo shake proteico, no a ridurre le porzioni. Zero rinunce.

Ma come è cambiata l’alimentazione da prima a dopo?
Ciononostante non bisogna pensare che l’alimentazione di Nikki non sia cambiata: semplicemente adesso se esagera a tavola o mangia troppo, si allena con più convinzione ed energia, ma essendo una persona di buon appetito, ha preferito concentrarsi sulla palestra per avere risultati, e non diventare vittima di fame nervosa e binge-eatig. Afferma di fare senza dubbio una dieta più bilanciata, ma di non negarsi niente e di dare il massimo negli allenamenti (che fa in palestra o a casa).

Perché questa storia è importante?
Molte persone che amano la buona cucina e la buona tavola hanno spesso un’immagine delle persone sportive come di persone che fanno tremila sacrifici a tavola. Il che, diciamoci la verità, è vero per la maggior parte dei casi, ma questo non vuol dire sacrificare tutto con la scusa della salute (in realtà con la spinta dello specchio). E alla fine, dieta per dieta, perché allenarsi? E così si finisce per sottovalutare l’attività fisica, e preferire fare quel famoso 70 o 80% in cucina. Invece, si può mangiare e si deve mangiare, scegliendo di fare attività come svago, per l’estetica, per la forza e anche per concedersi degli sfizi. Il che NON significa fare zero cambiamenti, ma evitare estremismi.
Come dice Nikki nel suo blog, si può vivere l’allenamento in modo felice: si può decidere di farlo o non farlo, senza ansie né stress. Ma quando capisci che puoi mangiare bene e vivere bene, allenarti bene diventa una conseguenza.