mercoledì, Ottobre 30

Questa donna dimostra che si può dimagrire senza dieta

Last Updated on 7 Luglio 2017 by Eleonora Bolsi

La trasformazione di questa donna di 36 anni, avvenuta dopo due anni di allenamento, dimostra che non è vero che nel dimagrimento il 70 o 80 per cento lo fa la dieta e solo il resto la palestra, né che “gli addominali si fanno in cucina”. Nikki Rees, infatti, in questi due anni che la separano da un prima a un dopo, ha trasformato il suo corpo pur amando la buona tavola, il bicchiere di prosecco, la pizza e i dolci e pur continuando a finire i resti dei piatti dei figli.
Come ha fatto a dimagrire senza dieta? 
Semplicemente si è fatta il mazzo (scusate) nell’allenamento per due anni, ha mangiato meglio di prima, ma senza contare le calorie né i macronutrienti: ha inserito solo più frutta e verdura ma ha continuato a bere l’occasionare bicchiere di vino, a mangiare regolarmente torta e patatine fritte, a viversi la sua routine in palestra senza fissazioni. Sì allo shake proteico, no a ridurre le porzioni. Zero rinunce.

Ma come è cambiata l’alimentazione da prima a dopo?
Ciononostante non bisogna pensare che l’alimentazione di Nikki non sia cambiata: semplicemente adesso se esagera a tavola o mangia troppo, si allena con più convinzione ed energia, ma essendo una persona di buon appetito, ha preferito concentrarsi sulla palestra per avere risultati, e non diventare vittima di fame nervosa e binge-eatig. Afferma di fare senza dubbio una dieta più bilanciata, ma di non negarsi niente e di dare il massimo negli allenamenti (che fa in palestra o a casa).

Perché questa storia è importante?
Molte persone che amano la buona cucina e la buona tavola hanno spesso un’immagine delle persone sportive come di persone che fanno tremila sacrifici a tavola. Il che, diciamoci la verità, è vero per la maggior parte dei casi, ma questo non vuol dire sacrificare tutto con la scusa della salute (in realtà con la spinta dello specchio). E alla fine, dieta per dieta, perché allenarsi? E così si finisce per sottovalutare l’attività fisica, e preferire fare quel famoso 70 o 80% in cucina. Invece, si può mangiare e si deve mangiare, scegliendo di fare attività come svago, per l’estetica, per la forza e anche per concedersi degli sfizi. Il che NON significa fare zero cambiamenti, ma evitare estremismi.
Come dice Nikki nel suo blog, si può vivere l’allenamento in modo felice: si può decidere di farlo o non farlo, senza ansie né stress. Ma quando capisci che puoi mangiare bene e vivere bene, allenarti bene diventa una conseguenza.