Last Updated on 4 Febbraio 2017 by Eleonora Bolsi
Due nuovi studi, in maniera diversa, sottolineano quale sia la prima vera cosa che conta se miriamo a perdere peso: la motivazione. Essere costantemente motivati a perdere peso è la grossa differenza che separa chi riesce a farcela da chi ogni volta fallisce. Nel primo studio californiano, pubblicato sulla rivista Obesity, i ricercatori hanno registrato gli effetti di una conversazione settimanale con un coach motivazionale: le persone che una volta a settimana sentivano per telefono (o altra forma di comunicazione diretta), il proprio coach, avevano un indice di massa corporea inferiore di chi si metteva semplicemente a dieta da solo. Questo ha fatto sì che il coaching, anche online, crescesse di popolarità: una persona che ci è a fianco nel percorso di dimagrimento è spesso di grande utilità nel permetterci di raggiungere certi risultati e nel farci riuscire a perdere peso.
Un altro studio, al contrario, analizza quando il disfattismo di parenti, fidanzati o amici possa avere conseguenze tragiche nel nostro buon proposito di dimagrire. Secondo i ricercatori della North Carolina State University, molta colpa dei nostri insuccessi dietetici infatti deriva da: amici, famigliari, colleghi di lavoro.
Spesso infatti per introdurre nella propria vita delle buone abitudini alimentari è il caso di circondarsi di persone che ci appoggiano e fanno il tifo per noi. E magari, in un certo senso, ci imitano o sono già per noi di esempio. Invece al contrario chi segue un’alimentazione sballata e non si schioda dal divano, sentendosi in difetto, prova a persuadere gli altri a lasciar perdere abitudini più sane. Per gelosia (in caso di amici o fidanzati) o per pigrizia e fastidio.
Assolutamente sono da evitare le persone che:
– criticano il nostro nuovo stile di vita, dicendo che non serve a nulla, che riprenderemo peso, eccetera
– criticano la nostra alimentazione, dicendo che non funziona o altro
– prendono i nostri sforzi di perdere peso come un capriccio passeggero
– ci allettano con pizze e dolci pur sapendo che dobbiamo limitarci (spesso anche per salute: ho visto persone che cercavano di convincere gente diabetica a provare il dolce)
– ci trattano come dei rompiscatole
– ci dicono che stiamo benissimo così, che dobbiamo smetterla di essere insicuri e imparare a piacerci come siamo: peccato che ognuno di noi sia libero di avere delle aspettative di vita e salute (e forma fisica) su se stesso.