Last Updated on 1 Ottobre 2019 by Eleonora Bolsi
QUANTA CARNE MANGIARE?
CONCLUSIONI
Ora, se avete letto con attenzione quanto da me riassunto a pagina uno, dopo essermi letta (io) oltre 120 pagine di studi, quello che avrete notato è che la ACP in pratica ribadisce conclusioni già note. Certo non dice di rimpinzarsi di carne.
Semplicemente riassume tutti gli studi sulla carne con non meno di 100 partecipanti per studio e dice che non ha senso demonizzare la carne nella dieta. O eliminarla, a meno di ragioni etiche.
Dunque non si capiscono le reazioni allarmate degli altri medici.
In sostanza, dicono i fisici, rimangono le raccomandazioni che già conosciamo sul consumo di carne.
Loro aggiungono che queste raccomandazioni sono precauzionali: non tolleranti, non eccessive ma neanche il contrario, troppo permissive per fare un favore agli onnivori. Insomma, se si seguono queste raccomandazioni non c’è alcun problema a mangiare carne.
Raccomandazioni che vi ricordo essere.
- Secondo lo Iarc e la World Cancer Research Fund: non più di 350/500 grammi di carne rossa a settimana. Fresca. Evitando o limitando al massimo quella lavorata.
- Per la Harvard School of Medicine: due porzioni da 115/120 grammi di carne rossa a settimana. Eliminare quella lavorata.
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Cosa si intende per carne rossa.
Vitellone, manzo, cavallo, agnello, vitello, maiale, capra, capretto. Tutta la carne da animali a 4 zampe a eccezione del coniglio secondo l’USDA. Da questo capite che, ove non specificato per esempio nelle diete, le carni bianche sono quelle di animali a due zampe o di coniglio. Dunque pollo, tacchino, gallina, anatra, coniglio.
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Carni lavorate, cosa sono.
Si intendono tutti i prodotti a base di carne, tra salumi, salsicce confezionate, prosciutto, bresaola, carne secca, ma anche preparati di carne come cordon bleu, spinacine, crocchette.