Last Updated on 21 Novembre 2018 by Eleonora Bolsi
Acqua: berne poca fa male, e così anche berne troppa. Se tutti sappiamo a cosa porta bere poca acqua, e cioè agli effetti della disidratazione, anche bere troppa acqua può arrecarci danni. Provocando per esempio stress delle surrenali, dei reni e squilibrio elettrolitico.
Non è un caso che le persone che provano a ridurre il gonfiore di stomaco bevendo troppa acqua si ritrovano ad avvertire ancora più gonfiore e pesantezza, a cui si aggiunge lo stimolo di andare a fare pipì più spesso e un abbassamento della temperatura corporea. Bere troppo significa stressare il corpo attraverso la perdita di minerali, e questo purtroppo ha un effetto boomerang sul gonfiore di stomaco.
Ma quanta acqua bere per ridurre il gonfiore di pancia?
Secondo il dottor A. Vogel, il quantitativo utile di acqua che ci consente di mantenerci idratati e ridurre il gonfiore di stomaco migliorando sia la digestione che la regolarità intestinale è di circa un litro e mezzo.
Ovviamente, d’estate sarà di più, o se ci alleniamo il consumo di acqua va aumentato, assieme però alla giusta integrazione di sali minerali (sodio, potassio, magnesio) che si disperdono con l’eccessiva sudorazione.
Dunque un litro e mezzo è l’acqua che in media si dovrebbe bere in condizioni normali, preferibilmente non gassata, durante il giorno. Meglio iniziare dalla mattina con maggiori quantità, andando a scemare verso le cinque del pomeriggio con il consumo.
Questo perché la nostra capacità renale di gestire l’acqua è inferiore dal pomeriggio alla sera, dunque si beve e si corre in bagno più di frequente, mentre è ottimale al mattino, parallelamente al bisogno del corpo di depurarsi delle scorie della notte.
Chi soffre di gonfiore di stomaco può assumere l’acqua in altre forme, ovvero con decotti o tisane da bere tiepide.
Per il gonfiore di stomaco sono indicati i decotti di semi di finocchio e semi di anice (cioè i semi vanno fatti bollire in acqua per circa dieci minuti), con l’aggiunta di un pezzetto di radice di zenzero fresca.
Mentre per le tisane sono indicate la camomilla e la melissa (dunque per infusione), a effetto lenitivo e distensivo.