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I cereali fanno male?

Last Updated on 14 Marzo 2016 by Eleonora Bolsi

i cereali fanno male Continuo a scovare articoli che parlano dei cereali come del male assoluto, in genere perché fanno una dieta Paleo (carne allevata senza farine, se si sa dove trovarla, e selvaggina, pesce, noci, frutta e verdura, semi) o una dieta Paleo e crudista insieme.

Grazie a grandi esperti come Taubes, un giornalista che a parte la carne e la verdura a foglia verde demonizza legumi, cereali, tuberi, verdure e frutta, ma mangia tanti formaggi (eppure, viene spesso citato dai sostenitori della dieta Paleolitica), le persone sono preda di un allarmismo ingiustificato contro molte fonti di carboidrati complessi, giudicate dannose e pericolose per la salute, e non adatte alla vera alimentazione umana. Ma cosa vuol dire la vera alimentazione umana?
Senza fare polemiche su alcune considerazioni prese da ricerche e tagliate con l’accetta tanto per poterle incastrare bene nelle proprie argomentazioni, chi scrive che i cereali fanno male in genere prende a sostegno di questa tesi due casi:
– il caso dei primitivi del Paleolitico, che con una vita media di trent’anni non presentavano malattie degenerative gravi: forse, posto che si riesca a vedere i segni di queste malattie nei resti ossei a distanza di quarantamila anni, sarà anche perché a venti, trent’anni queste malattie non si manifestano in modo così eclatante come dopo i cinquanta?
– il caso di alcune tribù  in angoli diversi del pianeta, come negli studi di Lindeberg e Weston Price. Peccato che Weston Price citi nei suoi studi iel consumo di cereali come mais, avena, miglio e legumi (spesso fagioli) in molte delle tribù analizzate (potete trovare il pdf completo del suo studio su internet), tanto che la dieta mandata avanti dalla Weston Price Foundation prevede anche il consumo di cereali e legumi, purché trattati (ovvero tenuti a bagno, germogliati e fermentati dove possibile, cotti); Lindeberg afferma invece che le popolazioni prese in esame avevano un basso consumo di cereali, non alcun consumo di cereali (the Kitava Study).

La conclusione è che più che abolire i cereali e i legumi, bisognerebbe abolire cereali e zuccheri raffinati. A leggere la dieta odierna  di chi consiglia di abolire cereali (anche integrali) e legumi, oltre che latticini e zuccheri, vediamo che si consiglia di mangiare molta carne in sostituzione, poca frutta, poca verdura, molto pesce, in particolar modo salmone. Questo contando sul fatto che l’utente medio possa avere facilmente carne da bestiame allevato a foraggio e pescato locale. Vi ho già scritto come viene allevato il salmone, per esempio, ma anche l’allevamento intensivo non fornisce carne di qualità, e a questo punto le persone dovrebbero smettere di mangiare del tutto, o diventare loro stessi allevatori per poter mangiare come gli uomini di una volta, ma che dico allevatori, cacciatori! Inoltre i cereali sono tantissimi, molte sono le varietà di legumi, e tutti i cereali possono essere consumati nella forma integrale, evitando le varianti raffinate. Allora perché generalizzare?
Non è un invito a mangiare prodotti da cereali a quattro ganasce, ma a non soffermarvi solo sul lato della medaglia che vi sembra brillare di più. Documentarsi, nel modo più eterogeneo possibile, ci può permettere anche di avere un’alimentazione libera dalle mode, dal bestseller della settimana, e dai forum in cui si argomenta e consiglia senza citare quasi mai degli studi attendibili.