mercoledì, Ottobre 30

Polemiche per la dieta drastica del creatore di Twitter

Last Updated on 16 Aprile 2019 by Eleonora Bolsi

Ha scatenato un mare di polemiche la dichiarazione del Twitter Ceo Jack Dorsey, 42 anni, sulla dieta drastica che lo aiuterebbe a restare in forma ma anche più produttivo dal punto di vista lavorativo.

Un vero regime punitivo, strettamente ipocalorico, di cui Dorsey ha parlato in un podcast dal titolo incoraggiante, “Perdita di grasso e aumento delle performance con la dieta” con Ben Greenfield.

LA DIETA DEL BILLIONARIO JACK DORSEY, A CAPO DI TWITTER E SQUARE

Questo billionario che creò Twitter mangia solo cinque volte a settimana. Ovvero dalla domenica sera al giovedì sera. Il venerdì, il sabato e la domenica fino a cena non mangia. Ma oltre al digiuno di due giorni e mezzo consecutivi, ogni giorno si concede un solo pasto, la sera, a base di petto di pollo o tacchino o pesce, insalata o spinaci o asparagi e mirtilli e al limite un pezzettino di cioccolato fondente o mezzo bicchiere di vino.

A questo regime strettamente ipocalorico, che gli fornisce non più di 399-500 calorie al giorno (quando al posto del petto di pollo si concede una mini bistecca), Dorsey, attualmente Ceo anche di Square, aggiunge una camminata di 5 miglia al giorno per recarsi al lavoro, per cui impiega un’ora e 15 minuti a passo rapido, due sessioni di yoga, una sessione di allenamento ad alta intensità di 7 minuti al giorno. E aspettate, che non è finita.
Tre saune al giorno seguite da tre bagni nel ghiaccio e tre docce fredde.
Il tutto per essere una scheggia al lavoro e avere una mente più brillante (dice).

DIETA PER LA PERFORMANCE O DISORDINE ALIMENTARE?

Come molti hanno puntualizzato, più che una dieta quella di Dorsey sembra la descrizione di un disordine alimentare, e pure grave. Qualcosa che non solo non andrebbe pubblicizzato come dieta per perdere grasso e migliorare le performance, ma che può causare problemi di salute talmente gravi da richiedere un aiuto immediato. Da qui le numerose polemiche dopo l’uscita del podcast.