Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Mi ha molto colpito questa intervista su youtube al dottor Stephan Guyenet da parte del blogger di Smash The Fat: Guyenet, di cui ho già parlato in abbondanza in passato, è un medico specializzato in obesità e problemi del metabolismo, e in particolare per anni ha studiato (e provato a dare una risposta) al motivo per cui le persone mangiano troppo e tendono, così, a ingrassare. Perché si prende peso, insomma?
In questa intervista, Guyenet spiega perché si prende peso: il primo responsabile del fatto che tendiamo a ingrassare è secondo lui l’ambiente. Cosa vuol dire, l’ambiente?
L’ambiente è la somma di tutto ciò che non riguarda la nostra persona, ma ciò che ci circonda: sono ambientali per esempio le nostre abitudini alimentari, cioè dipendono dalla nostra famiglia, dalle nostre tradizioni folcloriche e dal nostro stile di vita; sono ambientali gli ambienti, ovviamente, che frequentiamo sia come luoghi reali che virtuali: dall’ufficio alle amicizie sui social network; sono fattori ambientali anche le persone, quando si comportano da luoghi, cioè sono persone che frequentiamo spesso: da questo punto di vista, la casa potrebbe essere la nostra famiglia d’origine, anche, e il modo in cui mamma e papà ci hanno cresciuti.
Perché l’ambiente è il primo fattore da considerare se ingrassiamo?
Perché molto spesso le nostre abitudini alimentari derivano dall’ambiente: se a casa siamo cresciuti a primo e secondo e domeniche a pranzo dalla nonna, se nostra madre ci diceva che grassezza è mezza bellezza, questi comportamenti hanno influenzato la maniera in cui progettiamo la nostra alimentazione; stessa cosa se per il lavoro siamo stressati e tendiamo a mangiare troppo la sera.
Se vogliamo perdere peso, la prima cosa da fare è considerare il nostro ambiente (e quindi un po’ tutto quello che ho riassunto sopra): possiamo semplicemente agire su di esso per perdere peso?
Con ogni probabilità sì, e vi indico alcune cose che da mia esperienza sono efficaci per perdere peso:
– evitare la mensa quanto più possibile (lavoro, scuola, ecc) o in alternativa, interessarsi dei menu scegliendo le alternative meno dense in calorie.
– ridurre lo stress lavorativo e sociale
– cambiare le uscite fuori e i luoghi di frequentazione: evitiamo la serata in pizzeria ogni santa settimana, variamo con una grigliata; invitiamo persone da noi proponendo menu leggeri.
– rivediamo le piccole abitudini casalinghe: cambiamo la maniera in cui pensiamo al cibo nel tempo libero anche a casa: dallo snack davanti alla tv, al pranzo della domenica.
– rivediamo la nostra dispensa: cambiamo cibi. Proviamo a fare giornate vegane una o due volte a settimana, per esempio, o a mangiare diversamente. Per esempio, da quando mangio frutta a colazione non riesco a farne a meno: riduco biscotti, pane o fette biscottate e mangio yogurt greco intero con frutta o pancakes con banana e uovo più una piccola macedonia. Ripensiamo ai nostri snack, togliamo lo zucchero nel caffè: piccole cose che fanno una enorme differenza. Possiamo andare anche a fare la spesa in un posto diverso.
Provate ad agire su queste cose prima di pensare alle diete usa e getta, e concedetevi un mese alternativo: non solo la vostra linea ne gioverà, ma anche la salute.