Last Updated on 12 Settembre 2021 by Eleonora Bolsi
La pasta? Non fa ingrassare. Parola del professor Giorgio Calabrese, una delle persone più competenti che abbiamo in Italia in materia di nutrizione, e un sostenitore della bontà e salubrità della dieta mediterranea.
Perché si pensa che la pasta faccia ingrassare? Perché tante persone oggi la evitano?
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Il primo problema riguarda il fatto che la pasta contiene carboidrati.
E che questi vengono ingiustamente demonizzati, preferendo le diete senza carboidrati per dimagrire. In realtà, esistono moltissime diete a base di carboidrati come pasta e riso per perdere grasso corporeo senza danneggiare il metabolismo.
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Il secondo problema è che, più della pasta, nuoce il condimento.
Un piatto di pasta da 80 grammi fornisce poco meno di 300 calorie. Se aggiungiamo tante verdure o un buon sugo semplice, arriviamo a 400 calorie per un piatto che può anche essere unico e soddisfacente. Pasta, quindi, non vuol dire per forza metterci pancetta, panna, formaggi, ragù di carne.
E’ chiaro che se siamo a dieta i piatti più calorici a base di pasta si devono limitare semmai alla domenica.
Vediamo nel dettaglio perché secondo il prof. Calabrese la pasta non fa ingrassare.
ECCO PERCHE’ LA PASTA NON FA INGRASSARE SECONDO IL PROF. CALABRESE
In diverse occasioni il prof. Calabrese ha difeso il c
onsumo ragionevole di pasta nella nostra dieta quotidiana.
Si è anche espresso sull’insensatezza delle diete proteiche o senza carboidrati, come la Dukan o la dieta chetogenica.
I chili persi con queste diete si riguadagnano presto, spiega il medico.
La pasta fa ingrassare? I carboidrati sono il diavolo? Ma neanche per sogno.
Anzi, se gustiamo un piatto di pasta accompagnandolo a un bicchiere di vino rosso rimaniamo in forma con gusto.
Le diete dei centenari, quelle delle Blue Zones, sono tutte accomunate dal consumo di carboidrati complessi, come riso, pasta, legumi.
«I carboidrati come pasta e pane sono ricchi di amidi, in grado di abbassare la produzione di insulina da parte dell’organismo. Insulina, che è un ormone lipogeno, ossia produttore di grassi. Le diete iperproteiche, ricche di carne, funzionano nei due-tre mesi iniziali, poi l’organismo aumenta la produzione di insulina e ci si ritrova con una massa grassa che non si sa più come eliminare. Anche Pierre Dukan, radiato di recente dall’Ordine dei medici francese, ormai lo ha capito. Tanto che si è messo a vendere barrette energetiche, e non insiste più tanto sul consumo di proteine»,
(Giorgio Calabrese).
Non siete ancora convinti? Se temete la pasta, un’alternativa è quella integrale o con grani antichi: migliora la digestione e permette di farci smaltire meglio i grassi con il suo apporto di fibre e il suo minore indice glicemico.