Last Updated on 23 Settembre 2014 by Eleonora Bolsi
Quando parliamo di corretta alimentazione, non parliamo solo della giusta concentrazione di carboidrati, proteine, grassi, sali minerali, fibre e vitamine: posso infatti decidere di prendere tutti questi elementi integrativi da cibi che non sono giudicati sani in una dieta, ad esempio wurstel di pollo e sottilette, cereali soffiati, succhi di frutta addizionati a zucchero, patatine fritte, budino in scatola. Certo, sarà difficile trovarci vitamine e sali minerali, ma per quelli mi basterebbe aggiungere al tutto un integratore multivitaminico e sarei a posto. Cosa mi mancherebbe per dire che faccio una corretta alimentazione? Il fatto che non è sana. Il mangiar sano è un discrimine essenziale per chi vuole mangiare correttamente e dimagrire. Sì, anche dimagrire.
Difatti, molte delle diete che sono in circolazione prevedono cibi che non sono sani, e ci causano un progressivo avvelenamento che rallenta il metabolismo e azzera gli sforzi per restare in forma. Come? Indicando tra gli alimenti da mangiare cibi con additivi, conservanti, cibi liofilizzati (è il caso dei pasti sostitutivi o delle bustine proteiche), cibi light, finte farine, cibi sgrassati ma ugualmente zuccherini. Vi faccio un esempio lampante: negli Stati Uniti esiste il burro d’arachidi light. Ora, il burro d’arachidi in teoria è un cibo sano. Lo potete trovare al biologico. Sapete di cosa deve essere fatto? Di arachidi. E basta. In commercio esiste quello bello cremoso, al supermercato, dico, con sale e zucchero. Ma è ancora accettabile. In genere le arachidi coprono ancora circa il 90% del prodotto. Per intenderci, la nutella è per metà zucchero. La genialata è statunitense. Il burro d’arachidi light perché con meno grassi. Se però si va a guardare l’etichetta, vediamo che le calorie rimangono praticamente invariate. Logico. Come fare un burro d’arachidi altrettanto saporito di quello tradizionale? Riducendo l’elemento grasso (arachidi) e aggiungendo sapore (zucchero e sale). Ecco come un cibo potenzialmente sano diventa l’inferno.
Ora: non so se avete mai sentito parlare di Eat to live. Si tratta di una dieta che una lettrice mi ha ricordato (e di cui ho scoperto di non averne ancora parlato), che più che una dieta è proprio un modo per mangiare sano.
Il principio è questo: i cibi che ci fanno bene sono quelli con alto potere nutritivo. Ovvero con calorie-calorie, per esempio. Senza additivi, conservanti, sapori artificiali che rendono la lista degli ingredienti nell’etichetta una campionatura di nomi chimici e sigle assurde. Tutte sostanze che ci avvelenano, ci impediscono di nutrirci e ci causano una fame maggiore e un metabolismo rallentato. Il mangiar sano quindi deve prevedere non soltanto un’alimentazione corretta, ma con materie prime certificate, a Km.0 o di stagione o ancora di qualità: e una lista di ingredienti con pochi ingredienti o nessuno. Solo il cibo naturale che mangiamo.