Last Updated on 23 Novembre 2019 by Eleonora Bolsi
IL FENOMENO DELLA RESISTENZA ALLA LEPTINA
In moltissime persone con problemi di sovrappeso, tuttavia, si parla di”resistenza alla leptina“.
L’ormone viene sì prodotto dal tessuto adiposo ma non riesce a influenzare l’ipotalamo, e così il senso di fame non viene “placato” con il senso di sazietà. Questo meccanismo “inceppato” è ancora oggetto di studio, ma dal punto di vista scientifico si fanno varie ipotesi.
- La prima è che ci sia un problema a livello di recettori dell’ipotalamo.
Queste sono sentinelle che dovrebbero “captare” l’aumento della leptina a livello intestinale e così ridurre la fame, invece ciò non accade. Per cause genetiche o ambientali questa comunicazione tra intestino e cervello salta. - Un’altra ipotesi è che ci possono essere pochi recettori invece che recettori che non funzionano correttamente. Dunque il problema è nell’ipotalamo, quindi a livello cerebrale.
- Altra ipotesi è che la leptina in realtà non viene prodotta come dovrebbe nel tessuto adiposo, cioè le cellule di grasso contengono scarsi livelli di leptina, sotto la media.
- Infine, potrebbe non essere nell’ipotalamo il difetto ma nell’amigdala, altra parte del cervello che regola la leptina. Di un problema a livello di amigdala con ogni probabilità soffrirono il francese Tarrare e il polacco Charles Domery, storicamente noti per avere un appetito fuori dalla norma che li spingeva a mangiare di tutto, anche oggetti voluminosi, metalli, topi o pietre. Curiosamente, nessuno dei due era grasso.
- Altro organo che potrebbe causare problemi di leptina sarebbe il timo.
- Infine, la resistenza alla leptina è correlata a problemi infiammatori, immunitari, metabolici.
Quello che si sa con certezza è che chi soffre di questo problema continua a mangiare senza saziarsi.
La cattiva notizia è che sempre più persone soffrono di resistenza alla leptina.
Questo fa pensare che più che le cause genetiche, che si osservano in una percentuale minima delle persone obese, nella resistenza alla leptina giochi un ruolo chiave la cattiva alimentazione.
A quanto pare un eccesso di carboidrati ad alto indice glicemico e di additivi industriali sfasano sia la leptina che la grelina (una regola il senso di sazietà e l’altro la fame), facendoci sentire SEMPRE il senso della fame e MAI il senso di sazietà. La stessa cosa accadrebbe con l’abuso di dolcificanti artificiali o a zero calorie.
Infine, ogni dieta ipocalorica crea un abbassamento della leptina. Ma questo è più frequente nelle diete a ridotto contenuto di carboidrati.
Posto che chi ha più leptina tende a perdere più facilmente il peso corporeo perché si sazia prima, se abbiamo bassi valori di leptina avremo di conseguenza un basso metabolismo e la tendenza a ingrassare.
Vediamo allora cosa possiamo fare per aumentare naturalmente i nostri livelli di leptina.
(SEGUE A PAGINA TRE)