Last Updated on 4 Settembre 2017 by Eleonora Bolsi
5) Uova: cambiano le linee guida in America, e anche gli italiani di recente hanno appreso la notizia e l’hanno diffusa. Il colesterolo degli alimenti non incide sulla nostra colesterolemia, così è stato tolto il limite massimo consentito di colesterolo alimentare (tramite uova, formaggi, carni) giornaliero dalle linee guida statunitensi (in genere quelle italiane seguono questo modello).
6) Carne rossa: sì, a patto che venga da allevamenti biologici, locali e certificati. Le carni rosse da allevamento intensivo sono invece legate a un aumento dei problemi cardiovascolari. Non solo: il mangime a base di soia e mais aumenta la percentuale di acidi grassi omega6. Da questo punto di vista, meglio le carni di animali di grossa taglia, insomma. Rimangono le raccomandazioni di non superare i 300 gr di carne rossa a settimana, mentre molti studi si sono concentrati sulle carni lavorate come rischio potenziale di neoplasie e problemi cardiovascolari, più della carne rossa al naturale. Quindi: limitate i salumi, e nella scelta della carne rossa, prediligete il locale, le certificazioni e il biologico.