mercoledì, Ottobre 30

Le diete strane delle pubblicità di una volta

Last Updated on 14 Marzo 2018 by Eleonora Bolsi

Diete strane, spesso poco salutari o addirittura pericolose, che venivano consigliate nelle pubblicità di inizio Novecento e fino agli anni Sessanta e Settanta: il Daily Mail pubblica una serie di campagne pubblicitarie imbarazzanti a dir poco, che promuovono metodi assurdi per perdere peso, oltre che diete strane davvero, come quella del sandwich. Ma che hanno tutte una caratteristica: si tratta di vecchissime campagne pubblicitarie, che però molto ci fanno capire sul fatto che la rincorsa al metodo miracoloso per perdere peso è sempre esistita. Se pensate di averle viste tutte, ecco le diete strane e i rimedi rischiosi che campeggiavano nelle pubblicità di una volta. 

LE DIETE STRANE E I METODI PIÙ BIZZARRI PUBBLICIZZATI NEL NOVECENTO:
1) La dieta della tenia:
veniva pubblicizzata già a inizio Novecento. Esistevano ditte che pubblicizzavano questi pericolosissimi parassiti intestinali per perdere peso. In comode vaschette sterilizzate. Per carità, l’igiene innanzitutto. L’ospedale può seguire solo.
2) La dieta del sandwich al burro d’arachidi: si chiamava “Dieta Jif”, ed era il metodo dimagrante dell’azienda Jif, che produceva burro d’arachidi in America negli anni Cinquanta/Sessanta. Secondo la dieta Jif, si poteva perdere peso “mangiando tre sandwich di pane bianco e burro d’arachidi con due bicchieri di latte” prima dei pasti principali. Raddoppiare le calorie per perdere peso: accidenti, perché non ci ho pensato prima?
3) La dieta dello zucchero: prima di ogni pasto, perché non mangiarsi un dolce? Magari un bel cono gelato? E’ quanto promuoveva la Sugar Information verso gli anni Settanta. Se hai fame significa che hai bisogno di zuccheri. Pare mia madre quando diceva che le patate erano verdure (ehm, ciao mamma, senza offesa eh).
4) La dieta della sigaretta: ebbene sì. Che cosa c’è di meglio di una Lucky Strike al posto del cibo? Fumare pesante ti fa passare la fame, secondo una vecchia pubblicità di questa nota marca di sigarette.
5) La dieta del sapone: vuoi dimagrire? Lavati. Più di una azienda produceva all’inizio del secolo dei “saponi anti-obesità” dagli ingredienti sconosciuti. Se prima di farti il bagno corri nella foresta per 10 chilometri, può anche darsi che perdi peso così.
6) La dieta del corsetto: ahimè, ‘sta piaga è rimasta. Ne parlo qui.
7) La dieta della sauna portatile: anche qui, oggi esistono dei pantaloncini snellenti che fanno sudare di più, ma non dimagrire. Questa tortura ha conosciuto varie forme nel corso del tempo, e negli anni Settanta venivano pubblicizzati dei pantaloncini simili a grossi salvagenti di gomma gonfiabile. Ottimi al mare nel periodo agostano, per fare da canotto vivente e all’occasione da griglia per il barbecue.
E poi pillole, bande elastiche, dischi di musica dimagrante: tutte queste cose sono quasi consolatorie viste adesso e ci fanno sentire meno scemi. Nel senso che anche prima la gente buttava soldi inutilmente per dimagrire.