mercoledì, Ottobre 30

L’acqua all’hot dog: chetogenica e dimagrante?

Last Updated on 22 Giugno 2018 by Eleonora Bolsi

Cose di cui sinceramente non vorremmo mai e poi mai sentire parlare: cose che ti fanno pensare che ok, se questo è uno stratagemma per perdere peso siamo alla frutta, anzi, all’hot dog per la precisione. E sì, perché dopo il caffè ai broccoli che impazza all’estero e il broccolatte (caffellatte ai broccoli), arriva l’acqua mineralizzante e chetogenica all’hot dog.
La hot dog water non è come i più ottimisti di voi già pensato un’acqua al sapore di hot dog: un po’ come il cioccolato gusto formaggio o salame che sì, ragazzi, esiste già. No, magari. L’acqua all’hot dog non è altro che un recipiente pieno di acqua minerale con dentro un hot dog lesso. Che sta lì, a farsi il bagno.

Invenzione canadese di cui potevamo fare a meno, l’acqua all’hot dog, secondo gli inventori, permetterebbe di perdere peso perché è chetogenica e ricca di sali minerali. Ora, io non so che sali minerali possono venire fuori immergendo un hot dog in acqua, immagino solo il sodio. A ogni modo, l’acqua all’hot dog, nata a Vancouver da un team di nutrizionisti e ricercatori dal gusto sadico e un certo fiuto per gli affari, costa la bellezza di 38 dollari, quindi circa 36 euro. Oltre al danno del risultato, la beffa estetica: l’acqua all’hot dog si presenta in un modo che non ti fa venire voglia di provarla.
Non so voi, ma io mi sento leggermente presa in giro…
E infatti lo è. Una presa in giro.
Andando a guardare la scritta nella bottiglia, si legge appunto: “Hot Dog Water in its absurdity hopes to encourage critical thinking related to product marketing and the significant role it can play in our purchasing choices”.
Ovvero l‘acqua all’hot dog nella sua assurdità si propone di incoraggiare un pensiero critico verso i prodotti del marketing e del ruolo importante che ha nelle nostre scelte di acquisto. La cosa sconcertante è che le persone l’hanno acquistato credendo alle sue proprietà dimagranti. Cosa ci suggerisce questo? Che basta appioppare l’aggettivo dimagrante a qualsiasi cosa e la gente compra. Spende, spende e spende alla ricerca di un miracolo che non esiste. 
Magari avessero scritto qualcosa del genere per il caffè ai broccoli, che invece purtroppo non è un fake.