mercoledì, Ottobre 30

La sensibilità all’insulina favorisce la perdita di grasso corporeo

Last Updated on 1 Maggio 2020 by Eleonora Bolsi

Se il cervello è sensibile all’azione dell’ormone insulina, perdere grasso corporeo e non solo peso diventa molto più facile. Viceversa, l’insulino resistenza, anche a livello cerebrale, promuove non solo l’accumulo di peso, ma l’accumulo di grasso in specifiche aree del corpo, per esempio viscerale.

Questo è quanto scoperto da una equipe di ricercatori tedeschi, delle università e degli ospedali del German Center for Diabetes Research (DZD), dell’Helmholtz Zentrum München e della Tübingen University Hospital.
sensibilità all'insulina

Sensibilità all’insulina: si dimagrisce di più e non si riprende il peso

In sostanza, l’influenza dell’ormone insulina si fa sentire anche a livello del cervello.

Sappiamo che la sensibilità all’insulina significa saziarsi prima con un pasto a base di molti carboidrati o molte proteine.
E che al contrario la resistenza a questo ormone provoca diabete, aumento del grasso viscerale, difficoltà a saziarsi e di conseguenza fame continua.

In questo ultimo caso, spiegano i ricercatori in uno studio sulla rivista Nature Communications, mettere a dieta un soggetto affetto da insulino resistenza non darà gli stessi effetti in dimagrimento e perdita di grasso corporeo.

Si dimagrisce sì, ma con molta lentezza e si riprende più facilmente peso.
A rispondere diversamente è proprio il cervello.
Il cervello, spiegano i ricercatori, è molto influenzato dall’azione dell’insulina.

Infatti, alcune reti di neuroni sono responsabili del nostro comportamento alimentare. E in particolare di quanto cibo mangiamo e del tipo di cibo che scegliamo di mangiare.

A essere più colpita dall’azione dell’insulina è la zona dell’ipotalamo, che ha un dialogo diretto con alcuni recettori dell’intestino.

Per studiare la relazione tra cervello e insulina, i ricercatori hanno suddiviso dei soggetti in sovrappeso in due gruppi, sottoponendoli a uno spray a base di insulina e registrando con scansioni le reazioni dei loro cervelli.

In base alle reazioni dell’ipotalamo, hanno suddiviso i soggetti in più sensibili o meno sensibili all’insulina e poi hanno dato a tutti la stessa dieta e lo stesso mantenimento.

Risultato: chi era più sensibile all’insulina perdeva più peso e grasso corporeo rispetto a chi era insulino-resistente, e nel mantenimento non riprendeva peso. Tutto il contrario nel caso opposto.

Dunque, spiegano i ricercatori, per fare dimagrire un soggetto non occorre solo la dieta, bensì delle strategie per aumentare la sua sensibilità all’insulina. A tal riguardo, leggi come aumentare la sensibilità all’insulina: ti conviene adottare queste strategie prima di metterti a dieta.