Last Updated on 10 Novembre 2019 by Eleonora Bolsi
Segue: La migliore dieta in assoluto, le tre caratteristiche fondamentali.
Fare una dieta frugale, cioè semplice.
Quando si parla di dieta integrale in Italia pensiamo ai prodotti integrali. In inglese però whole food diet significa mangiare cibi nella loro forma naturale e più grezza possibile.
Quindi torniamo alla mela.
Se io non mi abituo a mangiare un piatto di riso con zucchine perché mi sembra “poco stuzzicante” rispetto a un arancino di riso, il mio problema è che sono legato alla palatabilità di cibi.
Esiste un “indice di palatabilità” che è scientificamente correlato al sovrappeso. Palatabile significa appetibile.
Abbiamo un palato viziato da piatti e preparazioni complesse. E siamo circondati da programmi di cucina gourmet.
Questo non ci permette di apprezzare la materia prima nella sua semplicità.
Un altro studio ha stabilito che non ha alcuna importanza se mangi carboidrati in abbondanza e pochi grassi o grassi in abbondanza e pochi carboidrati. La qualità della materia prima è la prima cosa di cui dovresti preoccuparti. Chi cucinava i pasti a casa in modo più semplice e con una buona materia prima di partenza aveva meno fame. Punto.
Dunque smettiamola di vedere programmi tv o video su youtube con ricette sfiziose dove fai una cheesecake con i biscotti e dentro la farcisci con mascarpone, crema spalmabile alle nocciole e panna. Una fettina sono 800 calorie.
Non è un caso che la dieta dissociata, pur non avendo validità scientifica faccia dimagrire. Se non posso mangiare carboidrati e grassi insieme o carboidrati e proteine insieme, la lasagna alla bolognese non me la posso fare, la zuppa di legumi sì.
La tua flora batterica intestinale ha un ruolo di primo piano sul tuo peso.
Anche su questo tutti i medici concordano. Perché a parità di dieta alcuni perdono poco o nulla e altri perdono 10 kg?
E perché le persone sovrappeso o obese soffrono anche di problemi intestinali? La dieta migliore per te può non essere né quella di tua sorella né quella del tuo collega. E purtroppo non è tutta una questione di calorie. Ma di batteri.
E non è facile. Ricordi la storia della cheesecake al punto due?
Ecco. Tu pensi ai batteri come microrganismi inoffensivi, su cui non puoi fare molto. Invece quelle sono delle bestie intelligentissime. E vogliono tutte sopravvivere. Ma i batteri cattivi sono aggressivi. Ti spingono a mangiare cibo spazzatura per moltiplicarsi nel tuo intestino. Quindi quando vedi la cheesecake nocciolosa e pannosa, parte della tua predilezione per quella e non per una banana a merenda ti viene anche dai batteri che hai.
Dunque anche qui devi imparare una cosa fondamentale: se hai problemi intestinali quelli vanno risolti come prima cosa. Ti consiglio per esempio un esame che si chiama calcopropectina fecale.
Chiaramente i cibi al punto uno spesso peggiorano i problemi intestinali perché aumentano i batteri cattivi.
Ma d’altro canto se tu soffri di colon irritabile è inutile che fai una dieta tutta di cereali integrali. Quindi prima semplifichi la dieta, cercando di evitare di mischiare troppi ingredienti assieme e riduci i cibi industriali. Poi a seconda del tuo problema, prova a creare un tuo diario alimentare in cui partendo da alimenti naturali vedi cosa ti fa stare male e cosa invece non ti dà problemi.
Aggiungi un po’ di attività fisica e avrai la tua formula personalizzata per fare la migliore dieta in assoluto.