Last Updated on 25 Novembre 2019 by Eleonora Bolsi
Quando la dieta proteica fa male, e perché
Ne ha parlato uno studio, pubblicato sulla rivista di Nefrologia Ndt della Oxford University, che collega una dieta con proteine pari al 20-25% del fabbisogno calorico giornaliero a problemi renali e di diabete.
Sebbene lo studio risulti a tratti confuso, il dato interessante è il confronto tra le capacità renali di persone che mangiavano dosi diverse di proteine al giorno. Non viene fatta distinzione tra proteine animali o vegetali, ma tra grammi di proteine per chilo di peso corporeo in generale.
I ricercatori sottolineano che maggiore è il quantitativo di proteine assunte con la dieta, maggiore è il rischio di proteinuria. La proteinuria è la perdita di proteine con l’urina, che porta a dare alla pipì un aspetto schiumoso, e che in genere si rivela già dalla presenza di albumina nell’urina.
Più le persone facevano una dieta ricca di proteine, più queste proteine venivano filtrate dai reni causando iperfiltrazione, e finivano così nelle urine.
Il motivo di questo fatto è semplice, in realtà.
Ognuno di noi ha un bisogno in parte “fisiologico” di proteine. Questo bisogno si riduce sia nel caso di diete ad alto contenuto di carboidrati (70%-75% in poi) che di diete ad alto contenuto di grassi come le chetogeniche.
Il fabbisogno proteico si abbassa perché le proteine non sprecate in energia nel caso in cui grassi o carboidrati siano molto alti, e quindi il quantitativo minore viene risparmiato per le reali necessità plastiche e funzionali del corpo. Questo effetto si chiama protein-sparing.
Vediamo ora come si collegano le proteine alla longevità. (SEGUE A PAGINA TRE)