giovedì, Novembre 21

La dieta low carb riduce la sindrome metabolica?

Last Updated on 25 Giugno 2019 by Eleonora Bolsi

DIETA LOW CARB E SINDROME METABOLICA: RISULTATI DELLO STUDIO

In sostanza, i ricercatori spiegano che, levato il parametro del grasso viscerale, la dieta low carb migliora la sindrome metabolica con particolare riferimento al colesterolo.

Dunque i partecipanti non hanno perso peso, hanno avuto un calo della glicemia sia nella dieta low carb che in quella ad alto contenuto di carboidrati (in media: alcuni sì, altri no) e l’unico parametro migliorato è quello dei trigliceridi nella dieta low carb e del colesterolo cattivo, ma di poco.

  • Il grasso viscerale risulta ridotto nella dieta ad alti carboidrati. Sì, avete capito bene.
  • Il colesterolo HDL è risultato maggiore nella dieta ad alti carboidrati.
  • Dunque in sostanza le LDL mostrano un miglioramento, per quanto minimo (LDL a 118 contro 122) nella dieta (low carb/high carb).
  • I trigliceridi sono il parametro che migliora di più (1,57 nelle low carb; 2,76 nelle high carb).

Tuttavia nel periodo low carb si nota anche un aumento del sangue di acido arachidonico (Carbohydrate restriction increases plasma arachidonic acid and decreases dihomo-γ-linolenic acid).

DIETA LOW CARB E SINDROME METABOLICA: LIMITI DELLO STUDIO

Visti i risultati modesti, e limitati a un periodo di osservazione di sole 4 settimane per ogni dieta, possiamo davvero dire che la dieta low carb migliora la sindrome metabolica? No.

Soprattutto tenendo conto che lo studio mostra la dieta (per alimenti) sia nella dieta high carb che a moderato contenuto di carboidrati: e qui abbiamo l’imbarazzo della scelta nell’uso di alimenti poco sani.

Un eccesso di salse e condimenti, margarina, e addirittura crema di marshmallow nella dieta high carb, pretzel, cereali da colazione e succhi di frutta. Frutta e verdura fresche? Pochissime.

I ricercatori si sono tuttavia dimenticati di darci un esempio della dieta low carb seguita dai partecipanti.
Non sappiamo neanche che dieta abbiano seguito nella fase di transizione tra una dieta e l’altra.
Perché tra le tante tabelle proprio queste informazioni sono assenti?

Dunque da un lato abbiamo cereali, salatini, salse industriali e succhi nella dieta ad alto contenuto di carboidrati dove per alto contenuto di carboidrati (57%) intendiamo la stessa percentuale della dieta mediterranea (50-60%).
Cosa sarebbe successo sei ricercatori avessero dato ai partecipanti più frutta e verdura e più cereali integrali o legumi?
Non lo sapremo mai.
Io spero che questo articolo vi apra gli occhi su come vengono condotti oggi certi studi.