mercoledì, Ottobre 30

La dieta delle impiegate: mangiano centomila calorie in più

Last Updated on 24 Ottobre 2017 by Eleonora Bolsi

Le donne che lavorano in ufficio? Assumerebbero centomila calorie in più di quelle che lavorano in altri contesti, con la tendenza dunque a ingrassare, se non stanno attente, circa 12 chili in un anno. Tra compleanni dei colleghi, seconde colazioni al bar, cioccolatini nel cassetto della scrivania e un biscotto o un cracker accettato dal collega di scrivania, per non parlare degli snack alle macchinette, la dieta delle impiegate è superiore di oltre duemila calorie al bilancio calorico settimanale medio femminile. Secondo un’indagine promossa dalla Kallø, un’azienda alimentare, la dieta delle impiegate è fatta di piccoli snack ipercalorici, una media di tre al giorno, che si concentrano dalle dieci e mezza alle tre e mezza, e raddoppiano il venerdì e il lunedì. A peggiorare la situazione, il 47 per cento delle intervistate ha ammesso di portarsi da casa un frutto per tenere a bada la fame con scarsi risultati, e un consumo di frutta maggiore delle quantità raccomandate.

Tra gli snack consumati più di frequente: biscotti o barrette, cappuccini, cornetti, taralli o crackers.
Ora, a parte chiedersi per quale motivo l’azienda si sia concentrata su un campione femminile (mi do per risposta che sono le donne le maggiori consumatrici più sensibili alla linea), personalmente quando lavoravo in ufficio mangiavo sempre. 
Facevo almeno due colazioni, ed erano innumerevoli le volte che le mie colleghe mi offrivano un biscotto o un dolce.
Quindi tendo a credere che ahimè, una tendenza a mangiare di più nelle donne che lavorano ci sia.
Possiamo resisterle in qualche modo?

Innanzitutto, facendo una colazione più soddisfacente a casa, ed evitando il cappuccino del bar per un più sobrio caffè senza zucchero o con dolcificante. Si potrebbe poi pensare di ridurre gli snack a due, scegliendo soluzioni più appaganti e sazianti di modo da poter dire di no al biscotto in più, alla puntatina al bar extra o alla tentazione delle macchinette.
Per chi ha la possibilità di un frigo in ufficio, va bene uno yogurt greco scremato, per esempio, oppure una barretta proteica o una barretta snack proteica, tipo quelle della Pesoforma o della Enerzona che si trovano in moltissimi supermercati, e forniscono poco più di cento calorie (l’equivalente di mezzo cornetto o tre biscotti piccoli).
Per chi soffre di pressione alta, un tronchetto di liquirizia (proprio il rametto, non le caramelle) di quelli acquistabili in farmacia, non fornisce più di una dozzina di calorie.
Per chi ama il gusto salato, questi sacchetti di patatine al forno proteiche della Exante forniscono solo 100 calorie.
Per chi ama i biscotti, consiglio sempre i Pavesini (meno di cento calorie a pacchetto): molto meglio di alcune barrette ai cereali, ogni confezione contiene 11 biscottini. Spesso si trovano anche nei bar.
Da evitare: barrette con frutta e cereali o noci, barrette di semi oleosi (a meno di non trovare soluzioni da meno di cento calorie, preferibilmente non solo di cereali soffiati), pacchetti di semi o frutta secca, anche quando ci sembra un’idea sana. Anche il frutto non è un’idea azzeccata se si vuole stare in forma: meglio una carota da 100 grammi o, ottimo come snack, i ravanelli. Pensate che 100 grammi di ravanelli hanno solo 16 calorie. Potete lavarli a casa, tenendoli a bagno per mezzora, asciugarli e metterli in una ciotola, mangiandone fino a 250 grammi senza sensi di colpa, per un totale di almeno 50 calorie.