mercoledì, Ottobre 30

La dieta del guerriero o Warrior Diet

Last Updated on 3 Febbraio 2017 by Eleonora Bolsi

Torniamo a parlare di digiuno intermittente e, pur avendone già scritto un paio di volte, torno a parlarvi della dieta del guerriero, un regime dietetico caro soprattutto ad alcuni bodybuilder, e che consiste nel non mangiare praticamente nulla tutto il giorno, fare movimento sempre durante il giorno e mangiare a volontà di sera/notte, entro un arco di circa quattro/sei ore. La dieta del guerriero quindi rientra a pieno titolo nei tipi di digiuno intermittente. 
Ma vediamo la dieta passo dopo passo, cominciando da chi l’ha ideata. L’inventore della dieta del guerriero si chiama Ori Hofmekler, ed esattamente come sta succedendo con Dave Asprey e la sua Bulletproof diet, è uno che si è creato un business tra integratori e prodotti dietetici e ovviamente ha scritto un libro. Nel suo caso, Ori, esperto di nutrizione e fitness, dice di essersi ispirato alla dieta dei nostri antenati, anzi, proprio degli Antichi Romani. Che marciavano tutto il giorno e facevano pasti frugali e molto poveri, a base di vegetali, per poi rilassarsi la sera e mangiare liberamente nei banchetti. Secondo Ori, dopo gli Antichi Romani siamo diventati tutti obesi. L’uomo medievale? Obeso. L’uomo del Seicento? Obeso. E così via: illuministi obesi, dittatori obesi, ecc.

Ora: la fuffa teorica spacciata per grande verità è un po’ la stessa dei fanatici della Paleodieta. Nel caso di Ori è il Centurione romano, nel caso dei Paleo l’uomo primitivo. Si mettessero d’accordo, per gentilezza. Facessero un summit segreto in cui mangiano paleo una volta al giorno, ovviamente la sera, e discutono l’anno preciso in cui nasce l’obesità. Poi ci avvisano.
Detto questo, c’è anche una spiegazione meno storica alla base della dieta del guerriero: se mangiamo tanto di sera, dopo tutte le privazioni diurne in cui non abbiamo mangiato nulla e abbiamo svolto tanto lavoro fisico, il corpo utilizza tutto ciò che mangiamo per recuperare le energie, perciò non immagazzina quello che mangiamo in grasso. Ebbene, questo è tutto da verificare, anzi, è di fatto inverificabile, dato che se tendi a mangiare troppo, dunque sei in un contesto di ipercalorica, che tu mangi sei volte al giorno o che mangi una volta al giorno, il contesto cambia poco.

Ma andiamo avanti: secondo Ori mangiare una volta al giorno fa sì che il corpo si alimenti osservano i ritmi circadiani. Anche qui non c’è una logica che sia una, un’evidenza scientifica al di là dei benefici del digiuno intermittente che già abbiamo visto in altri articoli. Il problema infatti è il discorso del ritmi circadiani: gli studi che si sono concentrati sui ritmi circadiani per stabilire un meal timing o un nutrient timing sono al momento discordanti. Vedi il caso della cronodieta di Delabos.

Ori spiega che questa dieta del guerriero segue l’istinto dell’uomo. Ori, scusa, ma tu che ne sai?
Ma perché tutta questa narrativa a sostegno di un metodo alimentare?
E andiamo avanti.
Il lavoro diurno corrisponde a una maggiore vigilanza e a un maggior dispendio energetico, che possono essere aumentate con i principi del digiuno intermittente: Ori dice di digiunare dieci-dodici ore di fila dalla mattina, se proprio non ce la fate, limitarsi a piccoli spuntini a base di verdura cruda, pochissima frutta, pochissime proteine e grassi, ovvero due nocelle o una delle sue speciali barrette proteiche o un uovo sodo o uno yogurt (una di queste cose a scelta in tutto il giorno: Ori è contrario ai piccoli pasti, dovete digiunare o mangiare davvero il minimo).
Via libera invece a tè, caffè, tisane dolcificate.
Mentre si muore di fame, il movimento è essenziale. L’organismo deve andare sotto stress. Non parliamo di una passeggiata, ma di uno stile di vita attivo e di un programma di allenamento intensivo.
Veniamo alla parte che interessa a tutti: quanto si può mangiare e per quanto tempo? Si può mangiare dalle venti alla mezzanotte (oppure dalle diciotto alla mezzanotte), finché non si è sazi ma non si può mangiare di tutto (e qui vi voglio). Pochi amidi, pochi zuccheri, no agli alimenti ad alto indice glicemico, c’è anche un ordine alimentare da seguire che prevede di iniziare il pasto con alimenti a bassa densità calorica, per poi concedersi amidi e zuccheri.
Quindi esistono delle restrizioni, né si consiglia di mangiare fino a stare male.
Non è una dieta in cui si può veramente mangiare a sazietà. 
E infine veniamo a noi: consiglio la dieta del Guerriero solo alle persone naturalmente capaci di mangiare molto poco durante il giorno o allenate già al digiuno intermittente. Mio fratello non fa colazione, per esempio, un mio amico non mangia fino a sera. Il punto che difetta in chi conosco è che non fanno esercizio fisico, mentre nella Dieta del Guerriero è essenziale non soltanto sgobbare, ma fare anche attività ad alta intensità.
Lo sconsiglio a tutte le altre persone, ovvero al 99 per cento di noi che non è un atleta e non ha obiettivi specifici.
La vita è già dura così. Iniziare la giornata sapendo di non poter mangiare, mi sembra una forma ancestrale di masochismo. Decidente voi quanto ancestrale: se primitiva o degli Antichi Romani.