giovedì, Novembre 21

Integratori per colon irritabile e proliferazione batterica

Last Updated on 11 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi

COLON IRRITABILE: LE 4 STRATEGIE ALIMENTARI

  1. MASTICARE LENTAMENTE.
    Chi ha problemi di colon irritabile e disbiosi (leaky gut, Sibo, eccetera) ha problemi di assimilazione dei nutrienti, special modo di alcune vitamine (vitamine del gruppo B, per esempio) e sali minerali.
    Masticare velocemente in tutti i casi peggiora il problema. Il cibo arriva all’intestino in parti più grosse, e poi è l’intestino ad avere lo spiacevole compito di ridurre tutto a elementi più semplici. Ma se ho un intestino già sofferente, non gli do da fare compiti gravosi. Devo rendergli le cose più semplici. Dunque masticare aiuta la digestione e aiuta l’assimilazione dei nutrienti.
  2. MANGIARE PIÙ COTTO CHE CRUDO.
    Le verdure e la frutta possono essere problematiche nelle categorie 1, 2 e 4.
    Le fibre sono un problema per tutte queste categorie. Cuocere le verdure e alcuni tipi di frutta (mele, pere, prugne), evitare di mangiare le bucce e le parti più coriacee della pianta è molto utile.
    La cottura trasforma le fibre in una forma più digeribile. Inoltre è sempre meglio associare dei grassi sia a frutta che a verdura: il ghee è un tipo di burro chiarificato e concentrato che per la sua alta presenza di acido butirrico è molto importante per chi soffre di disturbi intestinali special modo da fibre/carboidrati.
  3. FARE CASO AGLI ALIMENTI CHE SCATENANO L’INFIAMMAZIONE.
    Il colon irritabile della categoria 1 e 3, quello con coliche, è associato per esempio a una difficile digestione del glutine. Altri alimenti che possono scatenare problemi sono latte e latticini di mucca, per la presenza di un tipo di beta-caseina (A1) che ha un frammento peptidico (una porzione di proteina, diciamo) che causa aumento di metano nell’intestino.
    I formaggi stagionati sottoposti a fermentazione non hanno questo problema, e allo stesso modo lo yogurt greco. Stessa cosa per latte e latticini da latte di capra, bufala, pecora, asina.
    Altro problema può essere il lattosio.
    Questo disaccaride non viene scisso a livello intestinale, a causa della mancanza dell’enzima lattasi. Questo crea un eccesso di acido lattico nell’intestino che scatena delle coliche immediate.
    Cibi integrali e legumi, per la loro presenza di fibre, fitati, ossalati, possono essere benzina sul fuoco per chi soffre di colon irritabile. Riducono ancora di più l’assorbimento di vitamine e minerali.
  4. TENERE UN DIARIO ALIMENTARE
    Io vi consiglio di tenere un diario alimentare, iniziando da questi alimenti qui che vi ho elencato, e facendo bene caso ai prodotti industriali.
    Additivi come gomma di Xantano, crusca, carragenina, guar, cellulosa, cuticola di psillio, pectina, possono essere diabolici nell’intestino sbagliato.Tenere un diario alimentare del colon è molto semplice. Bisogna fare attenzione a quello che mangiamo, annotare se ci dà problemi, eliminarlo per qualche tempo e vedere se la situazione migliora.

    Questi 4 consigli sono come un primo kit di pronto soccorso al problema del colon irritabile e se si sospetta una SIBO.
    Vediamo ora l’integrazione.

COLON IRRITABILE E PROLIFERAZIONE BATTERICA: INTEGRATORI

Prima cosa da sapere.
NON ESISTE UNA RICETTA VALIDA PER TUTTI.
Seconda cosa da sapere.
OCCORRE PROCEDERE PER GRADI E CON LA MINIMA DOSE DI OGNI INTEGRATORE.
Se volete risolvere il problema dovete sperimentare su di voi e armarvi di santa pazienza. Io cercherò di dividere gli integratori per colon irritabile e SIBO in vari step, si inizia con alcuni e se non ci sono problemi, dopo qualche settimana si aggiungono gli altri.
Per ogni integratore metterò anche le categorie più indicate.

Tutti questi integratori sono naturali e si suddividono in varie categorie.
Semplificando, abbiamo degli integratori che rafforzano le pareti intestinali e aumentano le difese immunitarie, delle tisane e dei principi attivi di piante e spezie che disinfettano e aiutano la regolarità, e infine degli enzimi e dei probiotici naturali.

Ricordandoci che la prima fase è quella dell’alimentazione, facendo attenzione alle cinque cose che vi ho detto, dopo questa viene l’integrazione. Non si tratta di un’integrazione da fare sempre, attenzione.
E’ meglio mandarla avanti per 4-8 settimane, cambiare trattamento o prodotto, e continuare ciclicamente.
Il nostro intestino infatti tende ad abituarsi facilmente a ogni prodotto, e dopo un po’ non risulta più efficace.

Inoltre gli integratori vanno presi in determinati momenti della giornata.
(SEGUE A PAGINA TRE)