Last Updated on 11 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Perché gli integratori energizzanti dovrebbero essere energizzanti?
1) Perché contengono sostanze che stimolano l’appetito o sono effettivamente calorici: integratori a base di fieno greco stimolano l’appetito, spingendovi a mangiare di più. Stessa cosa per la pappa reale o le maltodestrine.
2) Perché riducono l’azione del cortisolo, un ormone dello stress: un eccesso di cortisolo è l’effetto di quel che viene definito stress surrenale o affaticamento surrenale, che porta a stanchezza, difficoltà a prendere sonno, difficoltà a perdere peso o in alcuni casi dimagrimento, gonfiore, problemi di concentrazione, problemi digestivi. Alcuni integratori energizzanti in realtà agiscono sul cortisolo, limitandone l’azione. E’ il caso dei fosfolipidi, del magnesio e dello zinco, degli integratori di vitamine con vitamine del gruppo B, D, E, C. Anche gli integratori ricchi di sostanze antiossidanti agiscono sullo stress: per esempio estratti di frutti rossi. Questi possono essere i più consigliati.
3) Perché essi stessi agiscono da stressore: è il caso di quegli integratori energizzanti che agiscono da “stimolanti” del sistema nervoso. Questa è la categoria più ampia, sotto cui troviamo per esempio ginseng, maca, caffeina, matè, cacao, estratto di tè verde, guaranà. Ve la faccio breve: anche se con esiti differenti, queste sostanze stimolano il sistema nervoso. E purtroppo non sono per tutti. Se per esempio soffrite di affaticamento surrenale, prendere caffeina o guaranà magari peggiorerà la vostra situazione: è come spingere una macchina che non parte. Non solo c’è il rischio che il corpo, che punta sempre a un equilibrio, si adatti alla nuova sostanza, ma peggio ancora, nel momento in cui non la prendete più potete vedere un peggioramento dei sintomi. Considerate che alcuni di questi ingredienti sono tipici dei termogenici, usati per spingere il corpo a bruciare di più. E gli effetti collaterali vanno dalla tachicardia alla spossatezza all’insonnia. Rientrano in questa categoria anche le sostanze definite “toniche”, gli alcaloidi, e tutti quegli ingredienti di cui sentirete dire che “agiscono sul sistema nervoso centrale”.
4) Perché sono adattogeni: alcune sostanze, come il Gingko o l’eleuterococco, sono considerate adattogene, nel senso che stimolano le difese immunitarie e quindi in un certo senso aiutano il corpo a superare periodi di particolare stress. Poiché però alcune di esse agiscono anche sul sistema nervoso (per esempio si può dire che il ginseng è sia tonico che adattogeno) e sulla circolazione, vanno sempre discusse con il proprio medico, a dispetto della funzione innocua che ci limita a trasformarci in supereroi o menti brillanti.
Ma allora quale integratore andrà bene per noi? Io consiglio sempre di sentire il parere del medico prima di scegliere un prodotto a caso, magari basandosi sui commenti di un forum o sulle recensioni trovate su internet. E di fare attenzione alla dieta: se non mangiamo in modo bilanciato e non mangiamo abbastanza o siamo in sovrallenamento, il problema della stanchezza è facilmente risolto, perché sappiamo dov’è la causa. Una sostanza peggiorerebbe la situazione. Come dicevo, ho cercato di fare una grossolana distinzione che vi serva per capire di primo acchito quali integratori energizzanti possono fare al caso vostro, ma ripeto: il parere del medico è davvero importante, anche se si tratta di sostanze naturali.