mercoledì, Ottobre 30

Inglesi a dieta: ecco le nuove linee guida

Last Updated on 24 Gennaio 2018 by Eleonora Bolsi

La Gran Bretagna negli ultimi anni ha preso di petto la faccenda dell’incremento del tasso di obesità nella popolazione: dai documentari promossi dalla rete nazionale BBC sulle cattive abitudini degli inglesi a tavola (per chi mastica in inglese vi consiglio di cercare su youtube il documentario Fast Food Kids) fino agli articoli di approfondimento sui problemi legati al cibo delle catene di fast food, per arrivare alla discussione di una “tassa” sull’obesità, sono molte le iniziative britanniche mirate a ridurre quella che tutti considerano un’epidemia del sovrappeso (la global epidemic).
Ben il 71% dei britannici tra i 45 e i 54 anni di età è infatti in condizioni di sovrappeso o obesità.

Da ultimo, sono cambiate le linee guida sull’alimentazione, che adesso si basano sul consiglio di regolarsi con i pasti secondo la regola del 400:600:600 (o in generale 20:30:30) Ovvero: non più di 400 calorie a colazione (o il 20 per cento del fabbisogno), e non più di 600 calorie a pranzo e cena (o il trenta per cento del fabbisogno). Da rispettare anche quando non si mangia fuori casa. Si arriva a un totale di 1600 calorie, a cui per le donne si aggiungono due spuntini da 100 calorie l’uno tra colazione e pranzo e pranzo e cena, e un margine possibile di 200 calorie in bevande (o in un ulteriore snack). In questo modo, una donna dovrebbe consumare dalle 1800 alle 2000 calorie giornaliere. Per gli uomini, il consiglio rimane di non superare le 2500 calorie al giorno. Che si traducono in una colazione da 500 calorie e pranzo e cena che non devono superare le 750 calorie. A cui si aggiungono spuntini e bevande discrezionali per un margine di massimo 500 calorie nel corso della giornata (fonte).

L’iniziativa nasce per sensibilizzare le persone a una alimentazione più corretta, tenendo conto dell’abitudine di spuntini frequenti tra un pasto e l’altro. Ecco un esempio per le donne secondo il Daily Mail:
Colazione da 400 calorie: porridge da 40 gr di fiocchi di avena cotto in 300 ml di latte scremato. 12 mirtilli. Una fetta di pane integrale tostato da 33 grammi con 5 grammi di burro e un cucchiaino di confettura di frutta.
Pranzo da 600 calorie: sandwich integrale con insalata di pollo, 25 grammi di patatine, 150 gr di carote con un cucchiaino di hummus light, 150 gr di yogurt scremato alle fragole (accidenti che pasto strano! Scusate, commento mio)
Cena da 600 calorie: due filetti di salmone alla griglia (circa 180 gr), 100 gr di broccoli, 60 gr di pisellini e 180 gr di patate lesse. 
Due snack con una manciata di mandorle. 

Ora, possiamo non essere concordi sulla salubrità di questo piano alimentare (patatine fritte a pranzo, niente frutta a parte quei miserelli dodici mirtilli della colazione), ma va be’, è l’esempio di un giornale. Tuttavia le indicazioni di “darsi una regolata” nei pasti principali mi sembra buona. Mi chiedo: e in Italia?