Last Updated on 27 Giugno 2017 by Eleonora Bolsi
Insomma, argomentazioni come questa mi avevano già spinto ad avere un atteggiamento più morbido nei confronti dello zucchero.
E, ahimè, questo studio sul miele sembra dare ragione a Lott, un ricercatore indipendente, e non ai medici. Sì, perché lo zucchero è zucchero.
Miele o zucchero bianco o sciroppo di glucosio-fruttosio si comportano nell’organismo esattamente allo stesso modo, causando le stesse malattie se se ne abusa. Che siano naturali o meno, per il corpo non c’è alcuna differenza.
E’ quanto ha stabilito una ricerca apparsa sul Journal of Nutrition, condotta dall’USDA e finanziata tra gli altri dall’industria del miele, prima di scoprire di essersi dati da soli la zappa sui piedi: l’intento iniziale era stabilire se gli zuccheri naturali come il miele e lo sciroppo di canna da zucchero (che qui da noi non si trova facilmente) fossero meno nocivi dello sciroppo di glucosio-fruttosio, uno sciroppo raffinato al pari dello zucchero bianco. Tutti, compresi i ricercatori, erano sicuri che si sarebbero trovate delle differenze in termini di rischi di diabete e ipercolesterolemia, obesità e sindome metabolica. Invece, con loro sommo sgomento (e anche mio) i ricercatori hanno scoperto che gli effetti sul corpo sono “molto molto simili” per non dire identici. E se mangiati in modeste quantità, senza esagerare, hanno gli stessi benefici per la salute, ovvero forniscono energia allo stesso modo, alzano il metabolismo e via dicendo.
Sembra che l’industria alimentare per una volta non sia da condannare.