La celiachia è una malattia autoimmune in cui il consumo di glutine, un complesso proteico presente in frumento, orzo e segale, provoca danni all’intestino tenue. La sensibilità al glutine, d’altra parte, non causa gli stessi danni da malattia autoimmune, ma può comunque provocare sintomi spiacevoli come gonfiore, dolore addominale e affaticamento. Per entrambe le condizioni, la pietra angolare del trattamento è una dieta senza glutine: qui, ne scopri di più.
Questa dieta si può fare scegliendo alternative a pane, pasta e altri prodotti, i cosiddetti cibi senza glutine, oppure scegliendo solo alimenti naturali che non ne hanno, come riso, mais e patate.
Chiaramente, l’uso dei prodotti senza glutine ha l’enorme vantaggio di dare varietà alla propria dieta e non fare sentire a chi deve escludere il glutine dalla propria alimentazione il peso delle restrizioni a tavola. Questo permette di mangiare pasta e pane, per esempio. Ma anche di usare miscele di farine senza glutine per realizzare dolci e pizze a casa senza sentirsi sacrificati.
I benefici di una dieta senza glutine
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Riduzione dei sintomi.
Il beneficio più evidente di una dieta senza glutine è la riduzione o l’eliminazione dei sintomi associati alla celiachia e alla sensibilità al glutine. Questo include la diminuzione di problemi digestivi come diarrea, costipazione, gonfiore e dolore addominale.
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Guarigione dell’intestino.
Nei celiaci, una dieta senza glutine permette all’intestino tenue di guarire dai danni causati dall’infiammazione cronica. Questo può migliorare l’assorbimento dei nutrienti e prevenire complicanze a lungo termine.
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Miglioramento della qualità della vita.
Riducendo i sintomi e favorendo la guarigione, una dieta senza glutine può migliorare significativamente la qualità della vita delle persone affette da celiachia o sensibilità al glutine, consentendo loro di sentirsi meglio e di partecipare più pienamente alle attività quotidiane.
Alternative senza glutine: una scelta vasta e gustosa
Adottare una dieta senza glutine non significa rinunciare al gusto e alla varietà. Esistono numerose alternative deliziose e naturalmente prive di glutine o alimenti trasformati simili a quelli con glutine. Al posto della farina di frumento, si possono utilizzare farine di riso, mais, quinoa, grano saraceno, tapioca, patate e molte altre. Per la pasta, sono disponibili opzioni a base di mais, riso, legumi o grano saraceno. Il pane tradizionale può essere sostituito con pane senza glutine preparato con le farine alternative. Anche per i cereali della colazione, si possono scegliere fiocchi di mais, riso soffiato o preparazioni a base di quinoa e amaranto. È importante leggere attentamente le etichette degli alimenti trasformati per assicurarsi che non contengano glutine nascosto.
L’impatto della dieta senza glutine: uno studio con risonanza magnetica
Uno studio recente, chiamato MARCO, ha utilizzato la risonanza magnetica (MRI) per valutare l’impatto di una dieta senza glutine sui pazienti celiaci. La ricerca, pubblicata su Healthcare in Europe, ha confrontato pazienti appena diagnosticati con celiachia con volontari sani. I risultati hanno mostrato che i pazienti celiaci avevano più sintomi intestinali, più liquidi nell’intestino tenue e un transito intestinale più lento. Dopo un anno di dieta senza glutine, i sintomi intestinali, l’acqua nell’intestino e il transito intestinale dei pazienti sono migliorati, anche se non sono tornati ai livelli normali. Lo studio ha anche evidenziato che la dieta senza glutine può ridurre alcuni batteri intestinali benefici, come i Bifidobatteri.
Conclusioni
Una dieta senza glutine è essenziale per la gestione della celiachia e della sensibilità al glutine. Non solo aiuta a ridurre i sintomi e a guarire l’intestino, ma, grazie alla vasta gamma di alternative disponibili, può essere varia e gustosa. La ricerca continua a esplorare l’impatto di questa dieta, come dimostrato dallo studio MARCO, aprendo la strada a possibili trattamenti per mitigare eventuali effetti negativi sul microbioma intestinale.