Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
– Uscire dal disturbo alimentare con un aiuto esterno (psicoterapeuta, dietologo, centro)
– Arrivare a fare una dieta sana ed equilibrata esattamente coincidente con il proprio fabbisogno calorico giornaliero, mai di meno
– Uscire lentamente dall’ossessione del cibo (attenzione: possono volerci anche anni)
– Non fare più una dieta dimagrante in vita tua
– Ritornare ad avere un sano metabolismo grazie ai punti uno, due e tre
– Ritornare ad avere un rapporto naturale, spontaneo e istintivo con il cibo, che ci permetterà di essere più sensibili al senso di sazietà e autoregolarci. Ci riesci quando da sazia, non ti preoccupi della fine che farà l’ultimo pezzo di formaggio o torta lasciato a cena, o sul piatto di portata al ristorante. Ci riesci quando non suddividi il piatto in calorie o macronutrienti. Ci riesci quando non ti immagini a mangiare nei momenti in cui non mangi e quando non pensi al cibo come a un pensiero fisso.
E ci puoi riuscire se non pensi di dover dimagrire.
– Ritornare a non avere paura del cibo.
Vedi tutte le cose che devi fare prima? Queste cose sono essenziali, tutte queste cose sono mattoncini importantissimi per ricostruire la tua salute. L’unica cosa che puoi fare dopo che sei arrivata almeno al punto due (riuscire a mangiare quanto il tuo fabbisogno totale calorico) è associare alla dieta un sano allenamento, non ossessivo, limitandoti a tre allenamenti a settimana, cercando un istruttore serio e informandolo di stare uscendo da un disordine alimentare. Se è un istruttore serio, non ti parlerà di diete. Le diete, quelle dimagranti, ipocaloriche, cicliche, fissate in macro standard, senza questo o quello, tutte queste diete te le devi scordare. Il tuo unico obiettivo ricordati, è la tua salute.