Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Nei soggetti sedentari e predisposti all’obesità, camminare è essenziale. Non solo per i benefici che ho già elencato, ma perché spesso il camminare è il primo passo verso una vita più attiva. Quante persone gravemente obese vedete in palestra? Poche, no? Questo perché a un problema motivazionale (non volersi mostrare, temere fenomeni di bullismo o quanto meno di derisione) si aggiunge una difficoltà motoria.
Su Dcomedieta ho parlato di molti casi in cui le persone all’inizio del loro percorso di dimagrimento riuscivano a fatica a deambulare (leggi qui una delle tante storie), per cui uscire fuori a camminare ha rappresentato per loro un primo grosso traguardo. Accenno oggi all’ultimo caso di donna che è dimagrita quasi 100 kg senza chirurgia (a chi dirà no, non è possibile, vi prego: prima di criticarmi andate a controllare le fonti): Karen Kelly a 40 anni ha iniziato il suo percorso dimagrante comprandosi un cane. La cura dell’animale l’ha spinta a uscire di casa per portarlo a spasso, e questo è stato a sua volta il modo per spingerla a fare lunghissime passeggiate con il suo cane. Chiaramente, questo non significa che sia dimagrita camminando tutti i suoi 100 chili. Significa che l’abitudine alla passeggiata con un bel labrador retriever è stata la molla a modificare la sua vita. In questo senso, camminare è sempre un’attività da consigliare indipendentemente da quante calorie ci porta a bruciare.