Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
1) Il corpo di una persona molto attiva non brucia molte più calorie di una persona meno attiva: in questo studio si è visto che il livello di attività fisica conta per massimo il trenta per cento della spesa energetica complessiva, fatta esclusione per gli atleti professionisti che si allenano svariate volte al giorno e tutti i giorni. Il che spiegherebbe anche il paradosso dell’analisi sulla popolazione di una tribù della Tanzania di cacciatori/raccoglitori, da parte dell’antropologo Herman Pontzer, che poi avrebbe incluso i dati in uno studio sulle differenze di peso, metabolismo e composizione corporea di varie etnie, a seconda del loro grado di attività fisica giornaliera. La tribù della Tanzania, pur essendo molto attiva, non bruciava molte calorie in più rispetto a un impiegato occidentale. Semplicemente, sono magri perché tendono a mangiare meno.
2) La gente tende a sovrastimare le calorie bruciare nell’attività fisica: molte persone non usano l’attività fisica per dimagrire, ma per mangiare di più. Faccio un’ora di più sul tapis roulant e però posso permettermi, per esempio, la pizza. Il motivo è che più ore di cardio faccio meno il mio corpo tende a bruciare le stesse energie: se corro per due ore, in un’ora brucio tot calorie, nell’ora successiva ne brucio di meno. In un anno non solo non sarò dimagrito, ma rischio persino di essere ingrassato, perché così come ho sovrastimato l’attività fisica, ho quasi sempre sottostimato le calorie ingerite, contando anche sul fattore psicologico della compensazione.
3) La gente tende a fare sempre lo stesso tipo di attività: la parte interessante dell’attività fisica è la reazione del corpo in risposta allo stress della stessa attività: si è visto che la riduzione del grasso corporeo e l’aumento del metabolismo dipendono strettamente da come il corpo risponde a questo stress. Ma il corpo ovviamente tende ad abituarsi ai nostri sforzi, quindi se facciamo sempre lo stesso tipo di attività, noteremo che le prime volte sarà molto faticoso, poi via via ci sembrerà meno impegnativo. Se però escludiamo alcune attività perché andiamo a provare solo quelle che bruciano molte calorie, ci diamo da soli la zappa con i piedi. Scegliere quindi un’attività meramente in base alle calorie (in teoria) bruciate è una scelta poco sensata.
Considerando questi tre punti (ma chi mastica l’inglese può approfondire il tutto con questa interessante indagine), è ovvio e scontato che per dimagrire la prima cosa da considerare è quanto mangiamo, mentre l’attività fisica dovrebbe essere usata per vederci meglio allo specchio (non necessariamente più magri, ma meglio) e soprattutto per migliorare i nostri parametri di salute, dunque sentirci meglio. Da questo punto di vista, scegliere un’attività che ci coinvolga e ci piaccia tanto da essere costanti, e che ci spinga a un miglioramento continuo, è molto più importante di considerare l’attività come un supplizio per bruciare calorie.