Last Updated on 6 Aprile 2023 by Eleonora Bolsi
Di recente avrete sentito parlare del fatto che il farmaco Ozempic, utilizzato per il trattamento del diabete di tipo 2, è diventato introvabile per i pazienti diabetici, perché viene usato in maniera “impropria” come dimagrante.
A essere accusati di questo “scippo” del farmaco a danno dei diabetici sono lo star system e gli influencer social, rei di avere fatto dichiarazioni in cui hanno detto che stanno dimagrendo assumendo Ozempic.
In realtà, questa accusa è infondata.
Farmaci del diabete usati per dimagrire: di chi è la colpa?
Il farmaco Ozempic, a base di semaglutide, così come i farmaci a base di liraglutide, sono da anni al centro degli studi per il dimagrimento, pur essendo farmaci utilizzati di norma per il controllo della glicemia.
Prova ne è che su Dcomedieta le notizie su queste ricerche scientifiche sono state date anni fa: il mio articolo sul liraglutide è del 2016, quando annunciai che sarebbe stato messo in commercio il Saxenda, farmaco dimagrante; stessa cosa per il semaglutide, il principio attivo dell’Ozempic.
Ne parlai otto anni fa.
Sia per il liraglutide che per il semaglutide, questi principi attivi erano al centro di nuovi farmaci dimagranti della Novo Nordisk, azienda farmaceutica danese: le notizie sono datate rispettivamente 2015 e 2016.
Dunque non esiste alcun trend. La ricerca scientifica da anni sta studiando i farmaci per il trattamento del diabete di tipo 2 (compresa la metformina) come farmaci dimagranti e l’FDA nel frattempo ha approvato sia il liraglutide che il semaglutide per il trattamento di entrambe le patologie.
Ma allora perché l’emergenza si è creata adesso?
Perché medici e nutrizionisti hanno evidentemente prescritto il farmaco per le persone sovrappeso. Potevano farlo. E lo hanno fatto sulla base di studi che esistono da anni.
Non è che un bel giorno un influencer o un attore di Hollywood si è svegliato e ha detto: “Sai che c’è? Oggi provo a iniettarmi un anti-diabetico. Chi lo sa, magari dimagrisco per qualche strano meccanismo che non saprei spiegare”.
E’ semplicemente successo quanto era già prevedibile anni fa. Non trovando il farmaco dimagrante, poiché l’antidiabetico si basa sul medesimo principio attivo, si prescrive l’antidiabetico al paziente sovrappeso.
E questo porta a una competizione delle risorse disponibili, a danni di chi è diabetico come di chi è obeso.
La rivista “The Wired” come altre, ha dato una versione molto semplicistica di questo fenomeno. Contribuendo così a fare credere che questa “moda di Hollywood” o di Tiktok per l’antidiabetico dimagrante sia nata da sola.
Si tratta di antidiabetici, medicinali sviluppati per combattere l’iperglicemia che hanno rivelato, inaspettatamente, un gradito bonus: fanno perdere peso senza sforzo, e velocemente.
Lo leggete anche voi? Sta scritto: inaspettatamente.
Ma se io ne parlavo otto, sette anni fa, l’effetto dimagrante non era “inaspettato”, era anzi oggetto di articoli scientifici. Vuol dire che già otto anni fa si era scoperto che il meccanismo di azione per cui sia il semaglutide che il liraglutide portavano ad abbassare la glicemia funzionava anche per il dimagrimento.
Eppure, sette anni fa, nessuno si è allarmato, nessuno ha pensato alle conseguenze di questa scoperta, che tutto è fuorché inaspettata.
Allora che è successo?
Liraglutide vs semaglutide
Liraglutide e semaglutide sono i principi attivi responsabili sia della riduzione della glicemia che della diminuzione di peso. E questo lo si sa appunto da anni. Il Saxenda utilizza il liraglutide, l’Ozempic il semaglutide, ma il meccanismo di azione è analogo, ovvero entrambi agiscono sui recettori della proteina GLP-1 perché mimano l’azione di questa proteina, che controlla la sazietà.
Con una grossa differenza. Anzi, due.
Si è scoperto che, pur avendo lo stesso effetto dimagrante, l’Ozempic, ovvero il semaglutide, dà meno effetti collaterali del Saxenda, ovvero del liraglutide (fonte).
Inoltre le modalità di somministrazione sono diverse, perché il liraglutide deve essere iniettato quotidianamente. Poiché però il semaglutide (Ozempic) è più efficace, i medici hanno iniziato a prescrivere il secondo ai loro pazienti sovrappeso.
Questo non vuol dire che il semaglutide sia sicuro. Nelle sperimetazioni sui topi il semaglutide ha dato effetti avversi sulla tiroide. E sugli uomini la sperimentazione è stata piuttosto breve.
Ma perché, un farmaco con nome diverso ma stesso principio attivo, commercializzato solo come dimagrante, non esiste?
Sì, esiste. Nel 2017 la Novo Nordisk ha messo a punto un farmaco a base di semaglutide (stesso principio attivo di Ozempic, stessa azienda) e in effetti lanciò il Wegovy™, ma il farmaco, pur essendo stato approvato dall’FDA nel 2017, non si trova in Europa che dal 2021.
In Italia è disponibile anche il Rybelsus®, sempre a base di semaglutide e sempre della NN, ma con la differenza che la sua somministrazione è orale, ed è in commercio tecnicamente dal 2022. La casa farmaceutica è sempre la stessa, quindi, e il principio attivo di questi farmaci pure.
E questo, unito all’effetto pubblicitario di ritorno da parte dello star system, ha creato praticamente il caos.
A farne le spese sono sia i pazienti con diabete di tipo 2 che quelli con obesità.
Ma come vedete il problema è a monte, e cioè che lo stesso principio attivo funziona per trattare due cose differenti e che questa cosa è una scoperta vecchia di anni, tanto che l’FDA ha dato anni fa il via libera al trattamento dell’obesità con il semaglutide come con il liraglutide.
Poiché però il semaglutide è commercializzato solo da una casa farmaceutica, non esistono altre case farmaceutiche che possano sopperire a un aumento della domanda.
Da ultimo, è bene ricordare che tutti questi farmaci non possono essere comprati senza prescrizione medica.
Se è vero che negli Stati Uniti qualche medico ha distribuito il farmaco a cuor leggero, in Europa si fa in media più attenzione alla legge.
Questo vuol dire che se i pazienti diabetici non trovano Ozempic, è perché i medici prescrivono lo stesso principio attivo anche ai pazienti obesi.
Che poi sia scoppiata la moda, questo non cambia il fatto che non si può superare il problema della prescrizione.