Last Updated on 1 Ottobre 2020 by Eleonora Bolsi
Alimentazione intermittente o digiuno intermittente sono il trend dietetico del momento. Intendiamo in entrambi i casi una dieta in cui si mangia entro certi orari e invece si digiuna o in altri momenti della giornata. Per esempio si mangia a colazione e a pranzo e si salta la cena. O viceversa. O ancora, si fa un solo pasto al giorno. O ancora, esistono forme di digiuno intermittente su base settimanale: in questo caso, si mangia in alcuni giorni ma si digiuna in altri.
Negli ultimi anni sono uscite tantissime forme di digiuno intermittente. Ma sugli effetti del digiuno intermittente sul dimagrimento, i ricercatori non sono mai arrivati a una posizione concorde e chiara. Soprattutto sul medio e lungo termine.
Si era già visto per esempio che uomini e donne rispondevano in modo diverso all’alimentazione intermittente.
Ora tuttavia il più grosso studio sul digiuno intermittente ha cercato di chiarirne gli effetti.
EFFETTI DEL DIGIUNO INTERMITTENTE SUL DIMAGRIMENTO
Immaginate ora di essere un entusiasta del metodo del digiuno intermittente ma al tempo stesso lavorare come ricercatore scientifico, e fare parte di un team che vuole condurre uno studio molto rigoroso al riguardo. Fate da anni il digiuno intermittente e siete sicuri che lo studio che porterete a termine con i vostri colleghi vi darà conferma delle vostre convinzioni.
E invece no. E’ proprio quanto è accaduto a uno dei ricercatori coinvolti nello studio realizzato dalle Università di San Francisco e dell’Hawai’i Cancer Center. Cosa dice lo studio?
Lo studio ha preso in esame per 12 settimane un gruppo di 116 persone obese e con grave sovrappeso che sono state divise in due gruppi.
Il primo gruppo ha fatto una dieta con almeno tre pasti al giorno, l’importante è che mangiassero i tre pasti principali a orari regolari. Potevano eventualmente fare piccoli spuntini. L’altro gruppo invece doveva seguire un piano di digiuno intermittente, con 16 ore di digiuno e solo 8 ore in cui poteva mangiare. Questo piano è la classica dieta intermittente 16/8.
Non sono state date indicazioni sulle calorie, proprio perché in genere il digiuno intermittente non prevede anche la riduzione delle calorie negli orari in cui si mangia. Che risultati hanno avuto i ricercatori dopo tre mesi?
IL DIGIUNO INTERMITTENTE FA PERDERE PESO, MA NON GRASSO CORPOREO
Ahinoi, chi ha seguito il digiuno intermittente ha perso poco peso, ma comunque ha perso peso rispetto a chi ha mangiato facendo pasti regolari. Anche se nessuno dei due gruppi doveva ridurre le calorie, si è visto che in entrambi i gruppi le persone hanno mangiato di meno del solito, ma con un deficit calorico quasi identico.
E’ probabile che le persone obese siano dimagrite facendo pasti regolari senza volerlo, e che quelle del gruppo del digiuno abbiano ridotto le calorie proprio a causa della riduzione del tempo in cui era consentito mangiare.
Tuttavia la differenza è stata praticamente di un chilo/un chilo e mezzo di perdita di peso in più per il gruppo del digiuno intermittente. Poco, in tre mesi, ma pur sempre qualcosa.
Purtroppo però, dalle analisi compiute, i ricercatori hanno scoperto alcune cose sul gruppo che ha seguito il digiuno intermittente. Probabilmente con grosso rammarico del ricercatore che invece era un patito di questo metodo.
- La prima è che non si è rilevato un aumento del metabolismo.
- In secondo luogo non ci sono stati miglioramenti in colesterolo, glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa.
- La terza cosa è che la perdita di peso riscontrata era di massa magra e non grassa. Insomma chi ha seguito il digiuno intermittente ha perso muscolo e non grasso.
- Infine, chi ha seguito il digiuno intermittente si muoveva di meno di chi faceva pasti regolari, il che spiega in parte il punto tre.
CONCLUSIONI
Gli effetti del digiuno intermittente sembrano essere terribilmente soggettivi.
Per esempio può funzionare in persone che hanno fallito con altri metodi, se tuttavia la dieta è associata all’attività fisica e alla restrizione calorica. Tuttavia è importante notare che non cambiano i parametri metabolici con il solo digiuno intermittente.