Last Updated on 1 Febbraio 2023 by Eleonora Bolsi
Su Dcomedieta.it vi ho già parlato di questa nuova tecnologia, ovvero l’editing genetico, nel caso delle terapie senza più farmaci contro il colesterolo alto. Questa tecnologia innovativa si chiama CRISPR, ed è una tecnica che consente di correggere il DNA o modificarlo senza agire sulla linea germinale. Cosa vuol dire? Che l’essere umano o animale modificato nel suo DNA non possono trasmettere queste modifiche alla progenie.
Si tratta quindi di un’alterazione genomica del singolo organismo vivente, anche vegetale, che è stato oggetto di perfezionamenti durati 10 anni. Negli esseri umani, questo trattamento permetterebbe di curare alcuni tipi di malattie genetiche, come tumori, ipercolesterolemia genetica, disturbi femminili con cause genetiche. CRISPR è quindi una tecnologia che, dimostrando di operare sul singolo, è riuscita a passare alla fase esecutiva.
Ma cosa c’entra l’editing genetico con l’agricoltura e gli allevamenti?
Editing genetico per colture e allevamenti
Stando a Checkup, la newsletter settimanale della rivista biotech del MIT Technology, la tecnologia CRISPR può essere adoperata anche per rendere più resistenti alle malattie le coltivazioni e gli animali di allevamento. Una prima modificazione è stata fatta per puri scopi di ricerca nei pesci gatti, utilizzando parte del genoma degli alligatori, per renderli più resistenti alle infezioni delle acque. Si stima infatti che il 40% degli allevamenti nel settore della pesca muore prima della sua vendita.
Dunque, l’editing genetico renderebbe più forti le colture e ridurrebbe malattie e infezioni nei capi di allevamento. Questo, come nel caso dell’introduzione dei novel foods (vedi gli insetti), permetterebbe di ridurre “dall’alto” lo spreco alimentare, ovvero agendo preventivamente sulla filiera.
Quali saranno le conseguenze dell’editing genetico su agricoltura e allevamenti?
Possiamo considerare questa tecnologia sicura?
Purtroppo è presto per dirlo.
La tecnologia CRISPR si basa infatti sia sull’introduzione di nuovi geni nel genoma target che sulla variazione di alcune lettere di base del DNA. Gli animali come le piante potrebbero crescere più sani e forti senza ausilio di farmaci, selezioni, ormoni della crescita. Inoltre questa tecnologia è economica e permette di risolvere alcuni problemi in tempi rapidi.
Da uno stesso animale, per esempio, senza dargli più cibo, si potrebbe ottenere più carne.
Al di là delle considerazioni etiche che si possono fare, e della considerazione che potremmo provare intanto altre strategie per la riduzione dello spreco alimentare, anche agendo sulla coscienza della collettività, CRISPR è già una realtà in alcuni allevamenti.
Nel 2021 in Giappone si è dato il permesso di mettere in commercio due specie di pesci geneticamente editati e negli Stati Uniti un tipo di salmone. Tuttavia gli esiti della ricerca sugli animali hanno dato risultati contraddittori: molti esemplari non sono sopravvissuti al trattamento sperimentale. Ci vorranno quindi anni finché l’Europa darà il via all’editing genetico nei settori indicati.