Last Updated on 5 Ottobre 2020 by Eleonora Bolsi
Se credete di non riuscire a dimagrire perché avete un metabolismo lento, sappiate che la maggior parte delle volte non state facendo correttamente la dieta che vi è stata prescritta oppure non state bruciando abbastanza calorie.
Ma se nonostante questo, pensate di avere un metabolismo che gioca a vostro sfavore, valutiamo insieme tutte le cose che possono rallentare il metabolismo.
COSA FA RALLENTARE IL METABOLISMO
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Non mangiamo abbastanza.
Se continuate a ridurre le calorie, arriva un momento in cui si crea un problema di efficienza metabolica. Con questo fenomeno si intende quel meccanismo per cui il corpo si fa bastare le calorie assunte, abbassando la richiesta energetica sotto molti aspetti. Dalla riduzione del metabolismo basale alla riduzione del dispendio energetico con determinate attività, per cui se per esempio prima si bruciavano 300 calorie l’ora camminando ora se ne bruciano la metà.
Il metabolismo come vi ho già detto tende a regolarsi: possiamo rallentare il metabolismo se mangiamo poco, alzarlo se mangiamo di più ma meglio. Ecco, voi qui siete alla fase “più lento se mangiamo poco”. Dovete bruciare di più, non ingerire (così tanto) di meno.
Vedi cosa fare per ottenere una maggiore flessibilità metabolica, ovvero un metabolismo più veloce. -
Siamo sottoposti a troppi agenti obesogeni.
Tra questi i pesticidi, ma anche le plastiche che usiamo per cucinare gli alimenti, i cosmetici, i detersivi.
Due ricerche, una canadese e l’altra statunitense, confermano che i pesticidi e altre sostanze possono alterare il nostro metabolismo. -
Ci stiamo allenando troppo
Passiamo ore a fare attività tipo corsa e tapis roulant per bruciare calorie, ma come nel primo caso, anche in questo si rischia da un lato di ridurre progressivamente la massa magra, dall’altro, attraverso un incremento dello stress, di arrivare a quello stato di efficienza metabolica che ti ho menzionato nel primo punto.
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Stiamo puntando sugli alimenti sbagliati per perdere peso
Qui si intende: sbagliati per noi. Se per esempio io ho una sensibilità verso alcune fibre, non tollero determinati additivi, ho problemi con delle sostanze definite anti-nutrienti, ma continuo a mangiare questi alimenti, il risultato è che si crea uno stato di infiammazione intestinale che alla lunga, agendo sul metabolismo e sul sistema immunitario, porta a gonfiore e anche a chili di troppo.
Se quindi abbiamo: problemi di pancia gonfia, difficoltà a digerire, meteorismo, ritenzione idrica, problemi di regolarità intestinale, è il caso di tenere un diario alimentare in cui a ogni cibo associamo i sintomi avversi. Proviamo ad eliminare i cibi che ci causano maggiore fastidio intestinale.
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Assumiamo troppi grassi e troppi carboidrati nello stesso pasto ma anche durante il giorno.
Carboidrati e grassi non vanno d’accordo. Entrambi forniscono energia, ma con una differenza. Per il ciclo di Randle, il corpo brucerà prima i carboidrati a scopo energetico, successivamente i grassi, che però vengono momentaneamente stoccati.
Dunque quando mangiamo carboidrati e stiamo facendo un pasto importante come il pranzo o la cena o la colazione, riduciamo i grassi e viceversa. Questo non vuol dire eliminarli del tutto, ma uno dei motivi per cui merendine e biscotti fanno ingrassare non sono solo le calorie o il fatto che sazino poco, ma che contengono molti grassi oltre agli zuccheri.
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Beviamo.
L’alcol peggiora il metabolismo, soprattutto se non beviamo una volta ogni tanto ma lo facciamo di frequente. Se hai questa abitudine, è inutile tagliare le calorie altrove per concedersi il superalcolico, perché è proprio il superalcolico a danneggiarti, anche se rientri nelle calorie giornaliere.
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Mangiamo molti alimenti poveri di sostanze nutritive.
Esistono carenze, come quella delle vitamine del gruppo B o del calcio, che alla lunga fanno accumulare al corpo più grasso corporeo. Le calorie contano, ma se io non do nutrienti al mio corpo tenderò sempre ad avere più fame del dovuto.