Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Un metodo per dimagrire velocemente, ovvero perdere massa grassa senza (quasi) intaccare quella magra? Il dottor Fung, nefrologo, non ha dubbi: occorre digiunare due volte a settimana per perdere peso in fretta. Un approccio un po’ radicale, se vogliamo, che è alla base del suo libro: The Obesity Code: Unlocking the Secrets of Weight Loss, ma che secondo il dottor Fung è quello a cui le persone sono abituate da secoli. Periodi di digiuno (o carestia di cibo) con successivi periodi di abbondanza alimentare un tempo erano la prassi: ma dal momento in cui l’uomo moderno ha vissuto un periodo di costante benessere, ha perso parallelamente i vantaggi metabolici del digiuno. Che sono: riduzione della massa grassa, aumento del metabolismo (durante il digiuno). L’importante è che il digiuno sia breve, ovvero non superi le 48 ore consecutive, ma vanno bene anche due digiuni a settimana di 24 ore. Fung è categorico. Chi vuole dimagrire dovrebbe astenersi dal mangiare due giorni a settimana: in questo modo, una volta che le scorte di glicogeno sono esaurite, il corpo attinge direttamente dai grassi (gluconeogenesi).
Per fare questo, Fung consiglia di astenersi dal mangiare per due giorni di fila o per due giorni interi a settimana. Durante il digiuno, si possono bere tè verde, caffè, tazze di brodo da ossa di animali o lische di pesce con erbe aromatiche, poco sale e spezie. Niente altro. Nemmeno, a differenza di altri schemi di digiuno intermittente come la dieta del Guerriero, centrifugati di frutta e verdura, succhi o piccole porzioni di verdura. Zero.
Certo, un po’ estremo, soprattutto tenendo conto degli effetti collaterali del digiuno in chi non è affatto abituato a praticarlo, e che vanno dal mal di testa alla stanchezza. Inoltre, le persone con problemi di salute cardiovascolare dovrebbero astenersi da digiuni così prolungati.
Altra incertezza riguarda il momento in cui si torna a mangiare: è vero che durante il digiuno i grassi vengono scissi (lipolisi), ma è anche vero che molti studi si sono concentrati su quello che avviene quando si torna mangiare. L‘attività di lipasi è incrementata, quindi il corpo cerca di convertire di più il cibo in grasso. Tra l’attività lipogenetica iniziale e quella della lipasi nel refeeding, la lipogenesi è comunque più alta, e quindi in sostanza dovremmo perdere più massa grassa di quanta ne riprendiamo. Inoltre sembra che la lipogenesi a digiuno non funzioni alla stessa maniera per la persone obese e normopeso, a svantaggio delle prime.
Secondo moltissime persone che seguono il metodo del dottor Fung, il metodo tuttavia funziona e ci permetterebbe di mangiare liberamente negli altri cinque giorni.