mercoledì, Ottobre 30

Dimagrire efficacemente con la terapia ABBT (mindfulness)

Last Updated on 1 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi

Si chiama Acceptance-Based Behavioural Treatment (detta ABBT o ABT) ed è una terapia che si è mostrata vincente anche per dimagrire efficacemente e per tenere sotto controllo il peso corporeo, ma soprattutto contro o disturbi dell’ansia e del comportamento alimentare: vediamo in questo articolo come un approccio di questo tipo può aiutarci a perdere peso, a gestire i nostri problemi alimentari e a migliorare il rapporto con noi stessi.

Acceptance-Based Behavioural Treatment per dimagrire efficacemente: lo studio
Interventi sul proprio comportamento alimentare e quotidiano, secondo uno studio del 2014, sono delle strategie utili a perdere peso in modo efficace, special modo nel breve termine. Per esempio, interveniamo sul nostro comportamento alimentare e di stile di vita nel momento in cui riduciamo le calorie o le controlliamo, o decidiamo di andare in palestra. Ma come possiamo arrivare ad attuare queste strategie nel lungo termine, senza perdere la motivazione e continuando anche ad avere risultati?

Una di queste strategie può essere una terapia comportamentale che punta ad avere una migliore consapevolezza di noi stessi e dei nostri obiettivi (mindfulness). Più precisamente la Acceptance-Based Behavioural Treatment insegna al paziente degli approcci (skills) per migliorare l’alimentazione e lo stile di vita attraverso questi passaggi:
–  imparare a conoscere e ad accettare tutti quei sentimenti negativi e quelle percezioni che ci rendono difficile continuare a stare a dieta: frustrazione, senso di colpa, stanchezza, voglia di cibi spazzatura. Sentimenti che sono normali, e non anormali.
imparare a focalizzare i propri obiettivi: vogliamo perdere peso non solo per fini estetici, ma per migliorare la nostra vita dal punto di vista della salute. Quindi ci dobbiamo sforzare di pensare alla perdita di peso in termini di salute e non solo di bilancia che cala. E in termini di un progresso lungo, i cui sacrifici senza dubbio ci sono, e i cui miglioramenti sono lenti ma determinanti.  Dobbiamo pensare nell’ottica di “sto facendo qualcosa per me stesso”, “mi sto migliorando”, “lo sto facendo per stare meglio, vivere meglio” ecc.
sviluppare una maggiore consapevolezza intorno al cibo: l’intuitive eating è quel processo per cui, ascoltando il nostro corpo e le sue reali esigenze, si sceglie cosa mangiare, e non si è vittime del cibo e dei pensieri intorno ad esso.
– imparare a mantenere un approccio dietetico salutare e uno stile di vita salutare anche dopo essere dimagriti: questo è un processo che richiede tempo, ma che per paradosso è molto più difficile della dieta stessa. Dimagrire è molto più facile che mantenere il peso nuovo. Questo spiega perché moltissime persone tentano più di una dieta nella loro vita. Non fallisce la dieta in sé, è un’impresa rimanere magri se non si sa come farlo.
Il primo passo sta a noi.
Ricordarsi ogni giorno (dicendoselo, nel senso di dichiararlo a se stessi a parole) il motivo per cui seguiamo un certo regime alimentare, ci informiamo, andiamo in palestra o seguiamo altre forme di allenamento, rafforza i nostri gesti quotidiani, riduce lo stress, ci aiuta a focalizzarci in una migliore forma futura.
Queste cose sembrano grosse sciocchezze, invece funzionano davvero. Avere fiducia su se stessi, sulle proprie capacità, essere capaci di difendere le proprie scelte, credere in quello che facciamo e non farci vincere dalla pigrizia, dal tanto non serve a niente eccetera, sono cose che aiutano ben più dell’integratore bruciagrassi o dello slippino modellante.
Per saperne di più (fonti in italiano): qui e qui.