mercoledì, Ottobre 30

Dimagrire con il metodo Lertola

Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi

Il metodo Lertola è un approccio dietetico pensato dalla dottoressa Carla Lertola, medico specialista in Scienze dell’Alimentazione, i cui piani alimentari vengono personalizzati a seconda di uno schema molto semplice per individuare il fabbisogno calorico giornaliero di una persona, e da lì quante calorie tagliare nella dieta per dimagrire in salute. I piani alimentari del metodo Lertola sono pubblicati dalla rivista Starbene, che vi invito a comprare per conoscere i menu del metodo in dettaglio. In questo articolo vediamo come riuscire a trovare la dieta che fa per noi, con il deficit calorico settato in base alle nostre esigenze e al nostro fabbisogno calorico giornaliero. Uno schema molto importante, adatto a chi non riesce a trovarsi con i calcolatori e le formule online del fabbisogno totale energetico, e vuole capire se una dieta da mille, mille duecento o mille e cinquecento calorie sarà quella idonea a farlo dimagrire.

LO SCHEMA PER CALCOLARE IL FABBISOGNO ENERGETICO NEL METODO LERTOLA
Si tratta di uno schema a punti che parte dal proprio indice di massa corporea, che ottieni dividendo il tuo peso per la tua altezza, per poi dividere il risultato di nuovo per la tua altezza. Se il valore è inferiore a 23, non dovresti seguire la dieta, dato che risulti normopeso. Se il valore è superiore a 29,9, non puoi seguire la dieta perché rientri nella categoria medica di persona obesa (dunque, persona affetta da patologia), e hai necessità di un approccio dietologico personalizzato, soprattutto hai necessità di un medico che ti segua. Se hai dai 23 ai 24,9 come indice di massa corporea, segna un punto.
Se hai da 25 a 27,5, segna due punti. Se hai da 27,6 a 29,9, segna tre punti.
A questo punteggio vanno aggiunti i punteggi riguardanti la tua età e il tuo livello di attività giornaliera.
Assegnati un punto se sei sedentario, due punti se sei moderatamente attivo (un lavoro che mediamente ti costringe a stare in piedi più una blanda attività fisica), tre punti se oltre a fare un lavoro che richiede uno sforzo fisico, sei sempre in movimento o fai attività fisica intensa. Infine l’età. Assegnati un punto se hai tra i 51 e i 60 anni, due punti se hai tra i 41 e i 51 anni, tre se hai tra i trenta e i 41 anni (se non rientri tra questi parametri di età, una dieta generica non fa comunque al caso tuo).

DEFICIT CALORICO PER LE DONNE IN BASE AL PUNTEGGIO
Se sei donna e hai totalizzato dai 3 ai 5 punti, devi fare una dieta da circa 1300 calorie secondo il metodo Lertola.
Se sei donna e hai totalizzato dai 6 ai 7 punti, devi fare una dieta da circa 1350-1400 calorie.
Se sei una donna e hai totalizzato dagli 8 ai 9 punti, devi fare una dieta da circa 1450-1500 calorie.
DEFICIT CALORICO PER GLI UOMINI
Per gli stessi punteggi, se sei uomo nel primo caso farai una dieta da 1700 calorie.
Nel secondo tra 1750 e 1800 calorie. Nel terzo tra 1850 e 1900 calorie.
Una volta capito di quante calorie devi fare una dieta per perdere 2 kg al mese, ecco le porzioni orientative per colazione, pranzo, cena e spuntini, per tutte le categorie di alimenti, a seconda del tuo tetto calorico.
Questo ti permette di essere abbastanza autonomo con la dieta, personalizzandola in base ai tuoi gusti. Per avere i menu del metodo con le varie ricette, compra la rivista e conservati gli inserti mese per mese. 

Una precisazione: il metodo Lertola è pensato per dimagrire 2 kg al mese, mantenendosi in salute. A me sembra ottimo. Il rischio di “barare” e fare una dieta più restrittiva, scegliendo per esempio di fare lo schema da 1300 calorie anche se dal punteggio risulta che ne devi assumere 1500, è quello di abbassare il metabolismo, e ritrovarsi poi con lo stallo del dimagrimento: dimagrisci di più, ma dopo poco il dimagrimento si blocca, sei senza forze e quando riprendi a mangiare tendi a ingrassare più di prima!

E se invece fossi stufa o stufo delle diete dimagranti, e volessi imparare a gestire da solo la tua alimentazione?
Allora ti consiglio di leggere il libro della dottoressa: Liberi dalle diete. 
(photo via Donnainsalute.it)