disturbo metabolico anoressia

Dimagrimento sano? No, è un DCA

(aggiornato il 26/02/25)
Cosa non si fa per il marketing? Anche rubare foto di persone trovate online.
Ebbene sì. State attenti a cosa divulgate nella rete e nei social, perché potrebbe capitarvi quello che è successo a questa ragazza.
Le sue foto di quando soffriva di anoressia nervosa sono finite a sponsorizzare un prodotto dimagrante di cui lei non sa nulla. L’azienda ha usato foto private di una ragazza con un DCA spacciandole per un dimagrimento sano.
Vediamo come è andata.

Dimagrimento sano? No, è un DCA

Una ragazza ha il coraggio di mostrare come dalla dieta sia entrata nel tunnel dell’anoressia. Per farlo pubblica le foto di quando era sana fino a quelle in cui era vittima della malattia. Mangiava solo 500 calorie al giorno, faceva ginnastica tutto il tempo ed era arrivata a pesare meno di quaranta chili.

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Peccato che le sue foto, da ragazza sana a ragazza anoressica, le siano state rubate per essere usate come pubblicità di un programma dimagrante. Sì, foto di una ragazza anoressica sfruttate per vendere un prodotto per dimagrire, come se il suo fosse un caso di successo e non la testimonianza di un disturbo alimentare grave, per cui tante persone rischiano la vita: la storia è questa.

La scoperta di Anne Marie Sengillo è avvenuta per caso: un amico le ha mostrato le sue foto su un sito di prodotti dimagranti. Anne Marie aveva usato quelle stesse foto per dare la sua testimonianza sulla terribile malattia da cui grazie al cielo stava venendo fuori. Com’è possibile che chi abbia rubato le foto non si sia accorto che era anoressica? Cosa pensare di chi commentava l’immagine dicendo che era un grande traguardo e si complimentava con lei?
Ma soprattutto che ne è della privacy, del consenso all’utilizzo?

Secondo Claire Mysko, direttrice del National Eating Disorders Association, il caso delle foto di Anne Marie è emblematico del fatto che la nostra cultura associ al dimagrimento un’idea di salute sempre e bellezza. Questo anziché trasmettere il messaggio, soprattutto a un pubblico femminile, che la bellezza non ha taglie o età e che si può essere in salute anche con un fisico normale o rotondo.