Last Updated on 9 Settembre 2019 by Eleonora Bolsi
Un grosso studio sugli effetti dell’alimentazione sul cuore è stato appena pubblicato per la rivista The Bmj. Si tratta di uno studio che fa parte dell’indagine Epic-Oxford, uno studio che ha valutato gli effetti della dieta sulla salute su un campione di britannici per circa 18 anni. Sono stati reclutati dal 1993 al 2001 e osservati fino al 201o. Vi hanno partecipato 48 mila persone.
Dunque pur essendo uno studio osservazionale (con dati raccolti da interviste e diari alimentari più esami del sangue), il grande campione e la durata di tempo lo rendono importante. In particolare, i ricercatori hanno visto se c’erano delle correlazioni tra le proteine animali nella dieta e la salute del cuore.
I risultati sono stati sorprendenti, ma in linea con alcuni studi precedenti, come quello sulla popolazione giapponese.
Le persone che fanno una dieta vegetariana (niente carne né pesce) e quelle che fanno una dieta vegana dunque una dieta senza proteine animali secondo lo studio hanno un rischio maggiore di infarto, e un rischio leggermente minore di ischemia. Il rischio di infarto sarebbe maggiore del 20% rispetto a chi mangia carne e pesce.
Come si spiega una cosa simile?
DIETA SENZA PROTEINE ANIMALI E INFARTO: IL POSSIBILE LEGAME
Innanzitutto occorre dire che i partecipanti sono stati suddivisi in 3 gruppi, per avere tre campioni larghi di popolazione.
Un gruppo consumava una dieta con carne inclusa, uno con pesce ma senza carne (più formaggi e uova), uno misto tra vegetariani e vegani.
Gli scienziati hanno dovuto accorpare vegetariani e vegani in un unico gruppo perché i vegani erano troppo pochi rispetto a chi fa una dieta onnivora.
Il gruppo di vegetariani e vegani consumava secondo i dati raccolti più frutta e verdura, più legumi, prodotti della soia e fibre, mentre assumeva meno grassi saturi rispetto agli altri due gruppi.
Mentre il rischio minore di ischemia può essere spiegato, secondo i ricercatori, con meno colesterolo LDL dalle analisi del sangue, il maggiore rischio di infarto può essere spiegato per via di particolari carenze.
Vitamina B12, alcuni amminoacidi, vitamina D e omega3 sono le carenze riscontrate nel gruppo dei vegetariani e vegani.
Probabilmente alcune di queste carenze o l’effetto complessivo di queste carenze spiega il maggiore rischio di infarto, dicono i ricercatori.
Un’altra possibile spiegazione tuttavia può essere quella dei minori grassi saturi.
Una metanalisi del 2007 (campione analizzato: 80 mila persone) aveva già stabilito che ridurre i grassi saturi non riduceva il rischio di morte.
Uno studio di coorte del 2003 aveva sottolineato che i grassi saturi non erano correlati a un maggiore rischio di infarto.
Carne, formaggi, uova contengono non solo grassi saturi, ma anche vitamina D, B12 e amminoacidi completi.
Sicuramente una dieta senza proteine animali può esporci a un maggiore rischio di carenze: e non è detto che ridurre i grassi saturi al minimo ci possa salvare dal rischio di infarto.