Last Updated on 28 Dicembre 2020 by Eleonora Bolsi
La tiroidite di Hashimoto è una malattia infiammatoria di origine autoimmune che causa elevati valori di TSH e di anticorpi della tiroide e una condizione di ipotiroidismo. Esistono molti protocolli oggi per le malattie autoimmuni, tra cui la Hashimoto. Spesso questi protocolli alimentari prevedono l’eliminazione di una serie di cibi, tra cui in genere formaggi e latticini e alimenti che contengono glutine, legumi e cereali.
Non ci sono molte evidenze scientifiche che supportino pienamente questi protocolli. E, soprattutto in caso di problemi alla tiroide, occorre fare estrema attenzione a escludere intere categorie di alimenti.
DIETA PER HASHIMOTO: IL PROBLEMA DEL GLUTINE
Molte persone traggono un iniziale beneficio da questo genere di diete, che è semplicemente una conseguenza di una riduzione dei disturbi intestinali, tipici in chi soffre di ipotiroidismo e tiroiditi. Questo è dovuto innanzitutto alla scarsa acidità dello stomaco, per cui è naturale che escludendo composti proteici come il glutine o proteine a lenta assimilazione come le caseine, le persone si sentano meglio i primi tempi. Il che tuttavia non risolve il problema, che invece è a monte. E’ più probabile insomma che il glutine non sia responsabile della disbiosi intestinale, ma che possa aggravarla in alcuni soggetti.
In uno studio si è visto che molte donne che soffrivano di Hashimoto avevano anche una sensibilità al glutine non celiaca. Che tuttavia non è la celiachia ed è considerata una condizione reversibile.
In un altro studio, l’esclusione di alimenti contenenti glutine in un gruppo di donne con tiroidite di Hashimoto ha ridotto il numero degli anticorpi.
Tuttavia, l’eliminazione di alcuni alimenti è un’arma a doppio taglio.
Eliminare il glutine non risolve alcun problema se la scelta di alimenti non è quella idonea.
Se per esempio si consumano alimenti senza glutine ricchi di additivi, zuccheri, emulsionanti e mix di farine raffinate, il fatto che non ci sia glutine in essi non significa che siano salutari.
Al contrario, possono anch’essi aggravare la disbiosi.
Onde evitare di dare consigli che portano poi ad abitudini alimentari persino peggiori, potrebbe essere quindi una buona idea fare una dieta a minore contenuto di glutine, ma di tipo naturale.
Per esempio usando farina di farro monococco, il cui glutine è composto da peptidi molto piccoli e che è usata con successo in chi soffre di sensibilità al glutine non celiaca. O ancora, pseudo-cereali come quinoa e grano saraceno (ma non miglio, essendo gozzigeno), mais biologico, soprattutto da farina nixtamalizzata, tuberi come patate e patate dolci, farina di riso integrale. Se si vuole diminuire o anche eliminare il glutine dalla propria dieta bisogna insomma saper variare e scegliere alimenti naturali e non industriali in sostituzione.
DIETA PER HASHIMOTO: IL PROBLEMA DELLE CASEINE
Esistono poi protocolli in cui oltre al glutine si chiede a chi soffre di ipotiroidismo e Hashimoto di eliminare latticini e formaggi. Questo non è un buon consiglio, in generale.
Esiste infatti una correlazione significativa tra bassi livelli di calcio e vitamina D e problemi alla tiroide. Uno studio tuttavia ha individuato maggiori livelli di anticorpi, per chi in generale soffre di malattie autoimmuni, tra cui diabete di tipo 1 e Hashimoto, nelle persone che soffrendo di queste patologie consumavano prodotti contenenti beta-caseine di tipo bovino.
In generale, come abbiamo visto per il glutine, può dare benefici escludere alcuni tipi di formaggi e latticini, ma certo non tutti. Questo perché altri studi hanno invece associato un’alimentazione completa di formaggi e latticini a una minore infiammazione cardiovascolare, a un miglioramento del metabolismo e della salute delle ossa. Inoltre latticini e formaggi contengono preziosi acidi grassi a corta catena (come il butirrico) che sono molto importanti per chi soffre di disbiosi.
Dunque cosa fare?
La cosa migliore sarebbe anche qui provare un approccio non restrittivo, ma più morbido, scegliendo formaggi di capra, pecora, latte di bufala, che non contengono quel tipo di beta-caseine. E al tempo stesso latte e latticini da uguali fonti. Per esempio latte di capra al posto di latte vaccino.
In questo modo siamo sicuri di non avere carenze e di non fare una dieta restrittiva.
Ora che abbiamo visto come comportarci nei confronti di glutine e caseine, vediamo come fare la giusta dieta per Hashimoto. (SEGUE A PAGINA DUE)