(ultimo aggiornamento: 27/11/2024)
Inizia il conto alla rovescia di quelle che io chiamo le feste terribili: fa freddo, dal ottobre con Ognissanti e i primi giorni di festa inizieranno a fioccare inviti che renderanno i vostri maglioni necessari a camuffare le prime dolci rotondità. Come salvare la linea?
Se non volete rotolare già prima di Natale vediamo come evitare di abbuffarci scriteriatamente già con le prime avvisaglie del freddo e gli inviti a cena pilotati per cui è impossibile non esserci ed è impossibile esimersi dal mangiare.
Ho scritto vari articoli sul tema “come salvare la linea”, “come evitare di ingrassare”, ecc. dedicate alle festività natalizie. E questo perché molte persone vivono le feste di Natale e Capodanno con enorme stress. Per cui alla fine sono combattute tra i buoni propositi e i ricatti di parenti e amici. Questo articolo è molto breve.
Letteralmente un piccolo manuale di sopravvivenza. Infatti ha solo 4 regole.
Più facile di così si muore. Di indigestione.
Come salvare la linea dalle feste terribili
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Non mettetevi a dieta prima dell’invito a pranzo o a cena.
Rischiate di mangiare di più per compensare psicologicamente l’idea che vi siete mantenuti prima.
Nella maggior parte dei casi questo si rivela un grosso errore. Pochi riescono a stare a dieta prima delle feste senza volersi mangiare il vicino già alla Vigilia.
A questo punto, meglio adottare dei criteri per mangiare il giusto alle feste. Una mela prima dei pasti o due carote grandi vi tolgono un terzo della fame. Garantito.
E soprattutto si può essere più morigerati dopo: il 27, il 28, il 29 e il 30 sono 4 giorni in cui possiamo fare delle diete di compenso. -
Ok, è brutto rifiutare, ma non si può mangiare TUTTO.
Non è da cafoni dire “Per me basta così”. Si può mangiare antipasto e primo e secondo e dolce, ma:
– o limitando le quantità, se l’ospite ci fa la cortesia di non metterci già il piatto pronto sotto il naso.
– oppure evitando gli extra: il dolce lo gradite tutti? Io no, grazie. E neanche l’amaro o il limoncello. O lo zucchero nel caffè. Il contorno di patate nel roastbeef.
Ci sono cose che si possono rifiutare senza sembrare maleducati. La frutta secca dopo pasto, il liquore, il bis di vino, lo zucchero nel caffè o i bis.
Nessuno in genere insiste su queste cose. Anche quando ci si può servire liberamente, per esempio dei piatti da condividere.
E, se insistono, non sentitevi in difetto a rifiutare il di più. -
Dotatevi di occhio clinico, più che critico, soprattutto per il carico glicemico dei pasti
. L’antipasto non accompagnatelo con il pane o con il taralli. E se ci si serve liberamente, prediligete le crudité, i sottaceti, e persino gli affettati di salume o gli antipasti di mare ai latticini, le mozzarelle e i formaggi. Saltate la frutta o riducete il dolce se avete mangiato un primo glicemico, come gli gnocchi, la pasta ripiena o il risotto. Invece è meglio prediligere le proteine più magre: pesce, pollame, arrosti o legumi, accompagnati da verdure (no carote lesse, patate, tuberi in generale).
Fate in modo che il dolce almeno dopo pasto si riduca a un’ostia. Meglio spostare panettone e pandori a colazione, abbinandoli a uno yogurt greco.
Limitate il vino a un bicchiere che sorseggerete per tutta la durata del pasto e non bevete troppa acqua se il pranzo o la cena sono già impegnativi: sorseggiatene la giusta quantità per aiutare la digestione. -
Ultimo ma non meno importante: masticate meglio.
Masticate a lungo, benissimo. Masticare è il grande trucco per salvare la linea e soprattutto ridurre la sensazione di pesantezza. Masticate tanto e fate bocconi piccoli. Lo consiglio anche a chi soffre di gastrite o colon irritabile già di norma. Questo aiuterà tantissimo il corpo a smaltire e digerire il carico di tutto il pasto.
Ma vi do un consiglio in più: prima dei pasti delle feste assumete degli enzimi digestivi, come questi di Principium. Ovvero enzimi completi di fitoestratti che aiutano anche il lavoro di fegato e bile, quindi sono ideali anche per chi non ha problemi con lattosio o lieviti o polisaccaridi, ma cerca di non avere effetti collaterali dal sovraccarico intestinale di cibi diversi,