Last Updated on 2 Dicembre 2019 by Eleonora Bolsi
segue: COME CONVINCERE QUALCUNO A DIMAGRIRE
Secondo caso: convincere il proprio figlio/la propria figlia a dimagrire.
Ripeto. In nessun caso è corretto stigmatizzare o fare pesare all’altro la propria obesità o il proprio sovrappeso, con commenti, battute o altro. Un intervento va pensato solo nei casi in cui temiamo per la salute di quella persona perché il suo indice di massa corporea riporta grave sovrappeso o obesità.
Se temiamo per la salute dei nostri figli ci sono anche qui 3 cose da fare per convincerli a dimagrire.
La prima è non fare pesare loro il sovrappeso, con battute o altri commenti.
Non parlare di diete, dimagrimento, evitare noi stessi di adottare davanti a un figlio soluzioni drastiche per la perdita di peso. Evitare demonizzazioni che possano avere l’effetto opposto. Se si tratta di una bambina o un bambino, si può consultare il pediatra. Se invece i nostri figli sono più grandi, la seconda cosa è la più importante.
Ovvero dare il buon esempio.
Se noi abbiamo in casa prodotti come biscotti, patatine, merendine, snack e gelati, significa che nostro figlio o nostra figlia li avrà sempre sottomano. Certo, può uscire anche a comprarseli, ma questo implica già uno sforzo in più, mentre è scientificamente dimostrato che avere in continuazione sotto gli occhi cibo spazzatura porta la gente a mangiare di più. Poiché la spesa la fate voi, si presume, organizzare la dispensa senza queste cose è più facile anziché dire ai vostri figli “ti ho comprato i biscotti con la crema di cioccolato ma mi raccomando, mangiare UNO SOLO!”.
Fare in modo che faccia pasti regolari, sani e nutrienti, senza dargli i soldi per la merenda perché salta la colazione, facendo in modo che mangi il più possibile a casa. Coinvolgerlo o coinvolgerla nella spesa, insegnandole a leggere le etichette degli alimenti. Coinvolgerlo o coinvolgerla nella preparazione di dolci e panificati più sani.
Leggi questo articolo su come modificare l’alimentazione di tutta la famiglia. O questo per fare pasti più sani quando i bambini o i figli mostrano un’avversione per le verdure per esempio.
Accettare ricatti emotivi (se non gli/le compro le patatine non mi parla), comprare del cibo per premiare il proprio figlio o imporgli le verdure perché “fanno dimagrire” sono tutte cose controindicate.
Al tempo stesso però pensateci un attimo: è difficile che due genitori nel peso forma e con un buono stile di vita abbiano un figlio o figlia obesi. Certo non è impossibile, però è difficile.
I genitori, l’ambiente e i pari (cioè gli amici della stessa età) sono tre modelli di riferimento importanti per ogni figlio o figlia. Se i genitori hanno comportamenti adeguati, non estremi, di sana vita e sana dieta, tutto diventa più facile. Se la mamma si lamenta ogni giorno di essere grassa davanti al proprio figlio, si pesa venti volte al giorno e parla solo di dieta, non è un buon esempio allo stesso modo della mamma che mangia in continuazione biscotti e dolcetti. I figli sono molto sensibili all’ambiente famigliare, anche se non lo dicono.
La terza cosa è coinvolgere il proprio figlio o la propria figlia in uno stile di vita più sano.
Per esempio cercando di valutare con lui/lei ogni tipo di attività che possa piacere, non per forza di movimento. Un corso di musica. Qualcosa che nutra diversamente i nostri figli, che li distolga dal cibo. Avere insieme momenti di svago e socialità che non includano il cibo. Passeggiate, compere, gite.
Insomma, essere genitori consapevoli e presenti vale più di mille parole. Vediamo infine il terzo caso.
Come convincere un amico a dimagrire. (SEGUE A PAGINA QUATTRO)