Last Updated on 26 Febbraio 2020 by Eleonora Bolsi
A volte degli eventi tragici rivelano dei piccoli retroscena alimentari che nessuno immaginerebbe.
Per esempio oggi scopriamo per la prima volta che i dolcificanti usanti per le alternative senza zucchero della Coca-Cola, tra cui la Coca-Cola Zero, vengono tutti dalla Cina.
E adesso che le importazioni sono sospese a causa del rischio di pandemia, la Coca-Cola ha dichiarato di essere in difficoltà. Le scorte del mix di edulcoranti artificiali nella bevanda è cinese, e adesso stanno per finire. Si tratta di una fornitura dalla Cina che prevede aspartame, acesulfame K, saccarina, sucralosio e glucosidi della stevia. E ora la celebre multinazionale si è trovata costretta a dichiarare la sua preoccupazione per la produzione della Coca-Cola Zero.
Aspettate un attimo.
Ma cosa vuol dire questo?
Possibile mai che tutti i dolcificanti in commercio siano in realtà di provenienza cinese e che non ci siano altri Paesi produttori? Non è chiaro ma sarebbe interessante scoprirlo.
Una storia che mi ricorda lo sconcerto dei francesi, quando a cavallo della Seconda Guerra Mondiale videro sparire gli escargots dalle loro tavole. Questo ovviamente prima che fossero occupati e dovessero preoccuparsi di sopravvivere. E fu da lì che scoprirono che già all’epoca quasi il 50% delle lumache proveniva da Cina, Turchia ed Europa dell’Est. Prima di allora erano convinti che tutte le lumache venissero dalla Borgogna. Ora invece sono costretti a tutelarle, già da una trentina di anni. O sarebbero solo importate.
Ma non è il dolcificante l’unico problema ad affliggere la KO, cioè la compagnia della Coca Cola. Altro problemone è il fatto che la Cina è il terzo consumatore mondiale della celebre bevanda.
A quanto pare, a parte per le ditte farmaceutiche quotate, il Coronavirus sta facendo scendere i titoli in borsa proprio a tutti.
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